Un gioco organizzato in modo perfetto - Racconti Erotici

Un gioco organizzato in modo perfetto

... d’occhio.

Dopo aver chiarito fra me e Marco, ogni minimo particolare come il tragitto, il posto dove saremmo andati a consumare, l’orario, il messaggio che mi avvertiva che lei era scesa ecc…., finalmente arrivò il giorno tanto atteso.

Arrivato il messaggio di Marco che lei era scesa dalla macchina, con il cuore in gola, mi dirigo verso di lei; vedo la fermata dell’autobus e lei lì di fronte, vestita in maniera provocante (ma non poi cosi eccessivamente). Mi accosto e rimango un attimo a guardarla… lei mi guarda, fa scendere la borsetta ed inizia a farla ruotare leggermente ed a camminare verso di me. Si accosta alla macchina ed io abbasso il finestrino, mi faccio coraggio, e le dico “ciao bellissima, ti andrebbe di venire a fare un giro in macchina con me???”… lei sorridente si affaccia dal finestrino, mi guarda attentamente…. e mi dice: “ e dove mi porteresti di bello?”.

A quel punto gli rispondo che l’avrei portata in un posticino molto, in riva al mare. Lei mi sorrise, accenna uno sguardo alla macchina di Marco, che le fa cenno di accondiscendere e di salire in macchina.

Appena salita, le sue gambe ed i suoi collan che si intravedevano mi fecero subito provare un forte desiderio di accarezzarle….

Partiti, vidi che Marco con la sua macchina ci veniva dietro e lei facendo finta di non accorgersene, guardava dallo specchietto retrovisore per accertarsi che suo marito ci seguisse….

Era agitata, anche se non lo lasciava far intuire, cosi piano piano provai ...

... ad allungare la mia mano sul suo ginocchio e piano piano con la mano dolcemente le accarezzavo l’interno della coscia mentre le parlavo dolcemente ed era iniziata una conversazione serena per conoscerci e rompere il ghiaccio in modo da metterla a suo agio.

Arrivati alla piazzola sul mare, Marco parcheggia a poche decine di metri da noi, in modo che si intravedesse.

Io faccio finta di niente, mentre lei, girandosi, si accerta che lui ci fosse.

Parcheggiato la guardo ed inizio a parlarle in modo sensuale, a dirgli che non avevo mai visto una pu. cosi bella e che mi eccitava molto. Poi ho iniziato ad accarezzargli il petto, il collo e a scendere verso il suo seno.

A quel punto anche lei si lasciò andare, e iniziò ad accarezzarmi il petto…. Mentre io inizio a sbottonargli la camicia fino a lasciarla con un reggiseno, un balconcino che metteva in mostra i suoi capezzoli grandissimi.

A qual punto la sua mano era già sul mio cazzo e mi slaccia la cintola, me lo tira fuori, lo guarda, con le dita accarezza la mia grossa cappella carnosa, inizia a masturbarlo e poi scende con la bocca e inizia a leccarlo e prendermelo in bocca.

Intanto io con la mano le avevo tirato su la gonna e con il mio dito ero riuscito e infilarglielo dentro la fica; era bagnata, tanto che il mio dito, che entrava dentro solo una piccola parte, ogni volta che si muoveva e le apriva le labbra, sentiva scendere il suo sperma che la lubrificava benissimo ed aveva bagnato tutta la mano e le sue ...