1. Semplicemente così....


    Data: 25/10/2019, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69

    Ripubblico un vecchio racconto rieditato...lo scrissi circa 4 anni fa, da allora sono cambiate molte cose, e mi lascia sempre da pensare riguardare il mio modo di scrivere e descrivere com'è cambiato. Buona lettura Afore di Agosto già alle nove del mattino, l'acqua cristallina che gorgoglia nei filtri della vasca della piscina promette refrigerio, il sole imperla la pelle subitaneamente. Disteso sulla sdraio sfoglio con poca convinzione la rivista che ho in mano, dietro i miei occhiali da sole, lo spazio spazia dal mio punto d'osservazione privilegiato, ti cerco per ora senza vederti, una figura lontana dalle forme molto generose mi rimira dietro i suoi occhiali da sole con insistenza...ma non sei tu, dopo te lo dirò immaginando quel sorriso che si disegnerà in viso malizioso e crudele allo tesso tempo. Continuo a sfogliare finisco per iniziare per davvero a leggere la rivista, ogni tanto abbasso il giornale per guardare in direzione dell'entrata, quando ti materializzi dietro le pagine, con nonchalance mi passi dinanzi con un educato e formale “buongiorno”. La lunga canotta ti copre quasi completamente, tra poco la leverai arrivata alla sdraio dall'altra parte della vasca opposta alla mia, e te la toglierai, svelando quale costume hai scelto per me oggi. È strano siamo circondati da un sacco di gente, ne arriva in continuazione, il richiamo di quest'acqua è forte in questi giorni di calura, ma la mia visione isola qualsiasi cosa non sia tu. Come una sorta di felino che ...
    ... sosta tra l'erba alta della savana, e aspetta selezionando in mezzo al branco la sua unica preda, e tu lo sei per me. So che dietro i tuoi occhiali da sole mi stai guardando, in questo gioco tra di noi, continuo a sfogliare la mia rivista, ti guardo appoggiare la sporta da spiaggia, stendere il telo da bagno sulla sdraio, e infine toglierti la canotta. Sorpreso ma non più di tanto, hai scelto il due pezzi in corallo sai che lo adoro, forse solo quello nero potrebbe rivaleggiare, ormai mi conosci. Mi ripassi davanti per andare al Bar, di nuovo il saluto e il mezzo sorriso, no non ce la fai, ...proprio non ce la fai, sorrido dentro di me. Giochiamo così ignorandoci come due conoscenti superficiali che si scambiano commenti cortesi, poi entro in acqua è caldo, troppo caldo e non solo per la temperatura, l'abbraccio fresco dell'acqua è necessario, piacevole quasi come il tuo ma diverso. Nuoto pigramente, lasciando che l'acqua lavi via i miei pensieri, ma uno persiste, tu, e non sei un pensiero ci sei sei lì con me. Poi la tua voce all'improvviso, “scusi” , non hai nulla di cui scusarti mi stavi facendo sapere che eri li vicino a me in acqua, acqua che ti copre sino alle spalle, occhiali da sole in viso, dietro i quali i tuoi occhi stanno ridendo, attacchiamo bottone come due sconosciuti che hanno voglia di chiaccherare. Giochi di adulti, recitiamo una parte, io impassibile, tu che ti scappa dal ridere, due ragazze a bordo vasca si fanno i fatti loro e guardano ogni maschietto ...
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