1. Semplicemente così....


    Data: 25/10/2019, Categorie: Etero Autore: scopertaeros69

    ... compatibile con la loro età di ventenni entrare in acqua, tra sorrisi e valutazioni semiserie e maliziose. A mezza voce e sottovento ti parlo “sei stupenda....e so benissimo che ti farei adesso”. Tu fintamente scandalizzata “siamo in mezzo alla gente, dai!” Io mi metto con la schiena a bordo vasca, ho scelto un paio di boxer da bagno che non uso mai, ed ora mi ricordo perché, il genio che li ha creati ha lasciato una sorta di spacco a “V” nella retina di “contenimento” per cui non contiene un beneamato, l'acqua cristallina della piscina sebbene fresca non può nascondere ne mitigare il desiderio crescente di te. Tu guardi in basso, sei maliziosa, ti adoro per questo, nel desiderio per te non c'è nulla di sbagliato, è una naturale manifestazione d'interesse, e se dalla persona giusta gradita e da assecondare. Ti avvicini a me come se stessi per parlare del tempo o di altre banalità, voce bassa come la mia, “ho voglia di toccarti” ...io seraficamente come se parlassi del traffico stradale ti dico di farlo. Ovviamente tu non ci provi neppure, però mi schizzi in faccia ogni volta che distolgo lo sguardo da te, è un gesto di confidenza che non regge tra due semplici sconosciuti, lo sappiamo entrambi. Poi sei tu ad avvicinarti mentre mi passi dinanzi e mi dici “Ecco vorrei essere io toccata da te adesso”, non sto a rifletterci un secondo con nonchalance mentre mi sposto per seguirti la mia mano ti si posa sul culo e lo stringe hai un piccolo sobbalzo, aumenti l'andatura ed io la ...
    ... mia per non mollare la presa, è solo qualche secondo, ma sorridi come una bambina. Entriamo ed usciamo dalla vasca rinnovando il refrigerio e il bacio caldo del sole sulla pelle, ma è quando ci sfioriamo con gli avambracci casualmente, che sento una scarica elettrica piacevole, non rinuncerei a quel contatto per nulla al mondo. Però...si però sono anche il tuo uomo, quello che ti desidera, quello che ti vuole, ed ho voglia di te ora... Ti chiedo dove sono i bagni e senza altro aggiungere ottenuta l'indicazione ci vado. Si trovano sotto il bar in un ambiente scuro e in penombra, una sorta di dedalo di pareti creato dalla fantasia malata di un architetto, entro in una doccia, piuttosto grande e ne apro il getto. Questo labirinto di pareti pare fatto per tendere un agguato, trovo il bagno ed aspetto, dopo poco un rumore di ciabatte e poi i passi incerti e lievi, il mio nome a bassavoce, ti arrivo a dietro, sobbalzi ti giri e ti tappo la bocca con un bacio, prima cerchi di respingermi e poi mi lasci fare. “scemo mi hai spaventato”...ti sorrido in quella semioscurità e ti porto verso un bagno doccia... sai perché sei lì. Entriamo nell'antibagno e lo chiudo per precauzione, fa troppo caldo la gente usa le docce al piano di sopra vicino alle vasche, ma non si sa mai. Poi iniziamo a baciarci, le mani corrono veloci ad insinuarsi dentro i costumi, le mie a liberarti le tette dal reggipetto rosso-corallo del bikini. Bacio le tue tette, le lecco, succhio, mordicchio, e poi mi abbasso a ...