In palestra con uno sconosciuto
Data: 26/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90
... non è contemplazione, è semplice constatazione. Non pensavo potessero essercene di così grossi fino a questo momento. Una folta peluria decora il suo uccello come una criniera. La sua erezione punta in alto, verso il soffitto, e la sua asta curva anch’essa dirigendo la cappella dritta verso il mio viso.
Io maggiormente spaventata, mi attacco con le mani al muro e cerco di spostarmi lateralmente.
- Vuoi dire che non ti piace? - mi chiede lui, sembrando davvero dispiaciuto.
Io pensando di non doverlo contraddire gli dico che non è colpa sua, ma è perché io sono fidanzata.
- Non è vero! - comincia a gridare incazzato, afferrandomi le spalle con le sue mani grosse e tozze. - Ho visto come mi guardi, ti faccio schifo e ti fa schifo il mio colore di pelle! -.
Io a quel punto non so che dire, sento il suo odore acre addosso e sto per perdere i sensi. Con il senno di poi sarebbe stato meglio… Subito dopo sento il suo uccello appoggiarsi alla mia pancia scoperta, e la sua punta adagiarsi sul mio ombelico. In quel momento ho capito che non avrei dovuto resistere, perchè sarebbe stato solo peggio, in quanto mi avrebbe fatto del male perché a tutti i costi si sarebbe preso ciò per cui era venuto.
Sto per essere stuprata, ormai l’ho capito e, chiudendo gli occhi, una lacrima scendo lungo il mio viso. Lui la bacia. Poi mi bacia ancora le guance per qualche secondo, infine un bacio più delicato del previsto si posa sulle mie labbra. Sento il suo tanfo dentro il mio ...
... naso e dentro la mia bocca. “Morirò…”. E quasi come se la mia mano si muovesse da sola gli mollo uno schiaffo dritto in faccia.
L’uomo rimane fermo, immobile. “Ora mi farà ancora più male” penso pentendomi di aver reagito. Invece lui mi afferra la vita e mi gira, senza troppi complimenti. Mi mette con il viso contro il muro, mi strappa letteralmente gli shorts aderenti di dosso, e sfila le mie mutande. Si inginocchia e lo sento afferrare con le mani le mie natiche e affondare la faccia nel mio sedere odorandomi. Io intanto con la faccia rivolta verso il muro penso a quanto schifo faccia questo pervertito e penso già a come denunciarlo di modo che lo possano trovare. “Tanto in palestra avrà rilasciato dei documenti per iscriversi!” pensai.
Passa quasi un paio di minuti a mordere prima forte, poi delicatamente il mio sedere e ad accarezzarlo con foga. Poi rialzandosi, inserisce tra le gambe il suo grosso uccello e lo struscia tra le mie cosce contro le mie labbra vaginali.
Niente separa il suo membro dal mio buco e niente ormai lo può fermare. Sento la sua eccitazione crescere ancora di più, sento il suo respiro farsi affannoso. Sento la sua asta strusciare contro la mia pelle liscia. Abbasso lo sguardo e vedo la sua cappella spuntarmi tra le gambe, mentre lui comincia a baciarmi il collo e a succhiarmelo forte.
Io appoggio le mani al muro, per tenermi, in preparazione al dolore che dovrò subire. Sono praticamente nuda all’infuori che il top da ginnastica che ancora ...