1. Viola (alla maniera di Paoletta80)


    Data: 26/10/2019, Categorie: Sentimentali Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti

    Onestamente ho fatto del mio meglio per emulare la genia Paoletta, rappresentare la sua eleganza ed inserire le sue sfide che come disse lei "devono dinire sempre alla pari". Non scommetto di esserci riuscito. Il contenuto è invece sicuramente alla maniera mia. Pao... Forse alla fine ho azzeccato solo il titolo colorato dimmi poi se ci vedi il tuo stile anche in minima parte :D *** Finalmente mi sono deciso e grazie a Dio non è tardi; te lo aspettavi e non ti sorprendo in nulla lo so. Ieri mi ha detto Angelina che sei piombata qui a informarti, questo io me lo aspettavo dopo averti vista l’altro giorno e non mi ha fatto alcun effetto ma un’emozione intensa e piena mi è scivolata addosso come profumo versato direttamente dal nebulizzatore aperto, per via di quel mazzolino di viole del pensiero che mi hai lasciato nello studio davanti alla finestra. Pensieri d’amore non sono da te. Quando sono tornato tremolava al vento dello studio bianco, sotto le travi nere, questo rustico spazio in cui ti ho attesa mentre invecchiavi, sei invecchiata bene lo ammetto. Odoravi di fieno caldo e di agosto ma io avrei dovuto decidermi a bere il tuo odore già molto tempo fa, davanti agli svolazzi dell’abito bianco che accompagnavano il baluginio del tuo bellissimo corpo di fata che scintilla ancora liscio, rosa, sano nel tramonto giovane di questo mondo fantastico. Allora ti ho sposata con tutti i fiori d’arancio che ti ammiravano e mi sentivo sotto la pressione del campo visivo di mille ...
    ... obiettivi anche se nessuno era lì piantato con lo sguardo ad immortalare la falsità delle mie intenzioni oltre al fotografo. Poi ti ho maledetta ogni giorno e ti ho portato rancore, fin quando all’apice del sentimento nero ho percepito con tutti i cinque sensi quanto l’odio sia erogeno. Io avevo già un altro amore e tu pure, in comune solo l’astrazione e l’assoluta castità del sentimento. Io non consumavo il mio amore perché non ha carne e tu lambivi il tuo con una raffinata freddezza da spavento, eppure avrei voluto buttar via questo anello e dare l’anima al diavolo per un momento viola di gelosia o di invidia. In qualche giorno terribile d’inverno, anche di viola lutto. Lo sai che il lutto non è nero? Il lutto è viola ma l’usanza comune lo ha vestito dei tessuti scuri dei feretri. In quei giorni terribili me ne stavo davanti alla pietra serena del camino, le fiamme lunghe mi ballavano sul viso come il tuo sguardo e pensavo di recuperare il nostro amore cambiando immediatamente il signore a cui ho offerto i miei voti. Sarebbe bastato poco, solo provocare un lutto. Mi eccitavo all’idea del fuoco eterno che mi avrebbe atteso se avessi dato corpo al mio desiderio, era un fuoco rosso come quello che usavi tu per incendiarti le labbra. Ma poi temevo il fotogramma seguente suggeritomi dalla ragione, cioè l’immagine di te con lacrime diamantine tra le ciglia. E desistevo, riprendevo ad odiarti soffocando l'ardore. Dopotutto lo sbaglio è stato mio e basta, dall’inizio alla fine, perché io ...
«1234»