1. Viola (alla maniera di Paoletta80)


    Data: 26/10/2019, Categorie: Sentimentali Autore: senzaidentità, Fonte: EroticiRacconti

    ... quella voce dalla sonorità sempre più insistente a ricordarmi i nostri ricordi e a buttarti in ginocchio davanti a me. Le tue dita affusolate mi hanno spinto contro il tavolo, io ho potuto solamente indietreggiare e attendere le tue mosse. Ero comunque sicuro che non mi avresti permesso di entrare in te, non senza essere sicura d’aver raggiunto il tuo obiettivo. L’ho saputo appena i tuoi denti precisi hanno messo fine alla resistenza di un bottone senza neppure il bisogno dell’aiuto delle mani, hai saputo in ogni attimo di vita cosa fare tu. Le tue unghie mi hanno fatto saltare infilandosi per intero nel cotone della camicia che mi stavo togliendo prima del tuo arrivo, lunghe, taglienti e troppo scure. Ho creduto che volessi strapparmi a morsi quella roba che non uso da anni, che non ha memoria del calore di nessun corpo a parte il tuo. Lo so che non ci credi ma è così. Non ho fatto più nulla con te ma nemmeno con nessun altro ed altra, sono rimasto puro e solo. Sessuofobico come dici tu. Anche io ho artigliato il legno con le unghie mentre mi facevi inarcare il bacino e mi ingoiavi assieme alla vita. Quel tuo sali scendi, quel bacio che mi ha aspirato con la forza di tutto il tuo dolore e che mi ha fatto viola carne che non toccavo da anni se non per lavarmi, mi ha costretto a rovesciare fuori un liquido che a tutta prima ho immaginato essere disgustoso per te. Almeno a giudicare dalla smorfia del tuo viso. Forse non era così però. Così maledettamente veloce è stato ...
    ... tutto quando io avrei voluto invece aggiungere lacrime di gioia alle tue ed usarle per innaffiare la tua voglia liquida, affondando la faccia nel tuo inguine senza staccarmi dai tuoi occhi che mi attirano ancora in quel tuo mondo fantastico e spaventoso. Avrei voluto succhiarti le orecchie, consumarmi la lingua su ogni centimetro della tua pelle, sentirti graffiarmi, dilaniarmi e farmi a pezzi. Solo che tu hai pensato bene di mollare il tuo bigliettino sulla tavola mentre io andavo un attimo a sciacquarmi il viso, almeno per togliere via la stanchezza della giornata e ragionare con te, con il piccolo cuore vibrante che hai sulle labbra. Quando sono tornato non c’eri, stavo ancora sognando di farmi tracimare la bocca di te, invece mi è toccato di leggere… -Dopodomani fammi dire da Angelina che hai deciso…- Forse temevi che ti avrei detto no perché eri venuta qui su due piedi ed ora ti chiedi perché non vado al punto ma ti faccio il resoconto dell’immagine che hai dato di te l’altra notte. Semplice, fai stare sulle spine me nell’attesa di averti e io ripago con la stessa moneta. D’accordo basta, dammi tempo per lasciare la chiave ad Angelina e recarmi a Roma a comunicare, lungo la strada farò pace con Dio. Mi devi dare tempo. È stato il mio unico amore negli ultimi quindici anni e lo sto lasciando, oggi. Tu il tuo lo hai perso, l’altra notte in ospedale. Dovrò chiedere perdono anche per questo… Anche se rinuncio ad essere Don Luca per vivere con te, sicuro di non poter esser ...