La scommessa
Data: 26/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: FGL 79
... mani che accarezzano le mie cosce e il mio dorso, pian piano, mi sbottona la camicia e cerca la lampo per ababssarla. -Mi ha detto mia madre che hai un cazzo favoloso e che è anche buono, sai no che mi tocca assaggiarlo?- Non faccio resistenza, lascio fare, Anna spompina come poche donne al mondo: avrà imparato da sua madre. Lo prende in bocca senza pensarci due volte, la sua lingua percuote i confini del mio piacere più profondo, sento che il mio cazzo si ingrossa nella sua bocca e lei avidamente continua a succhiarlo come fosse l'unico cazzo al mondo. Lentamente, poi veloce, poi con ritmo, poi di nuovo lentamente lo sfila piano dalla bocca, inizia a segarlo con le mani. -Sborrami dai, lavami il viso, voglio sentire il tuo calore- apre la bocca e ad un tratto la sua lingua e le sue labbra ospitano tanta schiuma bianca e calda da riempirci una bottiglia da mezzo litro. Il tempo di rimetterci a posto e si riprende il viaggio. Alle 22 circa, sono a Lecce. Saluto , ringrazio del passaggio e mi metto a dormire. Ma prima mi svuoto le tasche e tra le chiavi e pochi spicci, trovo un biglietto. Un indirizzo e un numero di telefono. Morena P. Poso il tutto sul comodino e mi addormento. 18 settembre: colazione, doccia e un salto a San Cataldo LIDO. Non vedevo il mio mare da troppo tempo. Avevo bisogno di ritrovarmi, e di programmare il futuro. Subito dopo lo stadio VIA DEL MARE, la strada si distende in rettilineo e arriva proprio sul lungomare di San Cataldo. La mia Seat Ibizia ...
... sfreccia a 100km orari, sicuramente qualche autovelox mi avrà immortalato. All'ingresso del litorale il cartello Rallentare mi suggerisce che è meglio diminuire la velocità. Parcheggio e in un lampo mi distendo sulla spiaggia. D'istinto metto le mani in tasca e decido di chiamare MORENA P. Non so cosa, ma la mia faccia tosta stava prendendo il sopravvento, primo squillo, secondo squillo, al terzo squillo dall'altra parte una voce mi dice: -Sapevo che mi chiamavi, aspettavo con ansia la tua chiamata e, pensa, mi stavo toccando e pensavo intensamente a te. Ti aspetto. Riattacco il telefono, risalgo in macchina e cerco l'indirizzo: Via del Peschereccio numero X. Una villetta moderna di quelle tipica casa da vacanza. Prima di scendere a citofonare il cancello si apre ed entro. Nessuna macchina, finestre aperte, si intravede Morena, distesa sul divano a giocare e toccarsi, mi avvio alla porta che è aperta e lei, mi fa cenno con la mano di entrare. Non si ferma un momento anzi, mi chiede di aiutarla a farla godere non ha voglia di usare i suoi giochi, ha voglia di un cazzo vero, gia assaporato. Mi spoglio e senza pensarci due volte, glielo infilo in bocca ed entro ed esco, lei si adegua al mio ritmo. La esco dalla sua bocca e gliela sbatto in faccia, lei con la punta della sua lingua cerca le mie palle, le trova, le lecca, le succhia, io continuo a sbattergli il mio cazzo in faccia, sulle guance, sul naso, poi lentamente scendo a sbatterglielo sul collo e poi sui senti, sulle sue tette, ...