Una timida curiosa
Data: 26/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves
... pareva di essere completamente sola.
Abbassai la cerniera del jeans, con gli occhi puntati sul volto di Rodolfo.
Lo guardai e lo presi il suo cazzo tra le mani, sentendo il suo calore e la sua eccitazione.
Dio quanto mi sono sentita come una sporca puttana eccitata dal cazzo duro.
Masturbavo quel cazzo dritto, mentre con una mano, mi strofinavo tra le gambe.
Tutta la situazione era così perversa che mi eccitava da morire.
Posai le mie labbra sopra la cappella, facendola scivolare dentro la mia bocca.
Era così calda, cominciai a succhiarla, andando con la bocca sempre più in giù, fino a quando non raggiunsi le palle.
Come ero eccitata !!!
Mentre lo spompinavo, mi stavo slacciando i jeans, infilando la mano tra le gambe per masturbarmi ferocemente, mentre quel cazzo entrava e usciva dalla mia bocca.
Lui era fermo, immobile, lasciava condurre a me il gioco.
Ero certa che Marco da qualche parte si stava già masturbando.
Mi abbassai i jeans e le mutandine.
Lo feci stendere sul plaid e salii a cavalcioni su quel corpo, facendo scivolare tra le umide labbra della mia figa, quel cazzo duro e caldo.
Mi sentivo così sgualdrina e pervertita, mentre sentivo il suo cazzo entrare tutto, mentre ondeggiavo i miei fianchi, facilitando la penetrazione tra le mie gambe.
Senza ...
... preservativo, senza ritegno, ero la più porca tra le porche.
Muovevo il culo su e giù, facendo entrare e uscire il cazzo dalla mia figa golosa, sentendo il piacere che mi stava facendo impazzire, mentre cavalcavo quel cazzo.
Rodolfo mi tolse il top e mi stuzzicò i seni, tintillandomi i turgidi capezzoli.
Era un burattino delle mie mani ed io stavo facendo uno spettacolo per il mio uomo.
Mentre lo cavalcavo, la mia mano era tra le mie gambe, stuzzicando il clitoride con energia, sentendo che dentro di me, il cazzo si stava gonfiando, preparandosi all'’orgasmo.
Ero eccitatissima e stavo praticamente saltando su e giù su quel duro cazzo, fino a quando dentro di me, un’onda di calda sborra non cominciò a colare dalla cappella, sentendo tutto il cazzo pulsare tra le mie gambe.
Ondeggiai lentamente i fianchi, aspettando che che il cazzo finisse di pulsare.
Era diventato moscio al punto che scivolò fuori tra le mie gambe e lo guardai tutto moscio e umido di sborra.
Lo succhiai, visto che ero una puttana perversa, pulendo quel cazzo dai residui della sua sborra e della mia figa, ingoiando tutto.
Mi risistemai ed in silenzio, senza neppure salutare Rodolfo ripresi la via per tornare a casa.
Ero emozionata, volevo sapere Marco cosa aveva pensato, cosa aveva provato.
To be continued ....