1. Ragazza triste, culo vergine


    Data: 22/08/2017, Categorie: Etero Autore: ceasar12, Fonte: EroticiRacconti

    Vivo in quest’isola, è normale che le mia avventura si svolgano solo qui, anche perché allontanarmi durante la stagione è impossibile, ma sarebbe comunque un traffico, tra traghetti, taxi e aerei. Siamo verso la fine di agosto, serata bellissima, calda, senza vento. Alle 4.00 circa riesco a finire il lavoro, chiudo il locale, ma non avendo sonno prendo qualche bottiglietta di birra, il mio zaino con dentro teli, asciugamani e accessori vari, mi avvio verso la spiaggia di paese che dista 2/300 metri dal mio locale. Tutte, ma proprio tutte le spiagge qui alla notte sono libere, deserte e buie, in un clima che secondo i locali preserva la natura selvaggia. Arrivo in spiaggia, buio ma non tantissimo essendoci luna quasi piena che riflette sull’acqua in un caldo abbraccio, solo l’ondeggiare del mare e qualche voce degli ultimi ritardatari sul viale pedonale che probabilmente hanno fatto “chiusura” nel quartiere dei locali poco lontano. Stendo il telo e mi siedo sopra, apro la prima birra. Sorseggio, guardo il mare e mi immergo nei miei pensieri. C’è luna quasi piena come dicevo e osservare le leggere onde mi tranquillizza e mi abbassa l’adrenalina accumulata durante la giornata lavorativa. L’acqua mi attira, sembra avvolgente con il suo soffice andirivieni. Mi spoglio, indosso le scarpette da bagno ( essenziali qui specialmente di notte onde evitare gli scogli) mi tuffo in mare. Faccio un bagno rilassante, piacevole, da non uscire più. Esco dall’acqua, mi stendo sul telo e mi ...
    ... copro con il grande asciugamano che ho con me. Metto lo zaino sotto la testa a come cuscino, mi lascio andare, rapito da tanta bellezza. Guardo le stelle e sorseggio birra, mi innamoro della quiete della situazione. Da dietro sento una voce:” hai una birra anche per me?”. Porgo la testa all’indietro e scorgo una ragazza, giovane, che quasi sorridente mi guarda. Vedo i suoi denti bianchissimi contrastare con la luce della notte. Dalla mia posizione le intravvedo anche le mutandine sotto la cortissima gonna e la cosa mi scuote. “ certo, porto sempre una birra in più, sai, se passasse qualcuno, un viandante o un marziano” ride di gusto, so che la mia battuta è terribile, ma lei sembra un po’ brilla e un po’ divertita veramente. Estraggo una bottiglietta dallo zaino, la apro con l’accendino e gliela porgo. Lei sorseggia veloce e nervosa. Si siede fianco a me da sopra l’asciugamano e attacca bottone:” sai, pensavo che ci fossero solo maschi stronzi al mondo, vedi il mio fidanzato, ma mi rendo conto che non tutti siete uguali”. Sorseggia ancora, come a prendere fiato e riprende “ io mi chiamo Silvia, sono qui in ferie. Pensavo sarebbero stati 15 giorni indimenticabili, le prime ferie con Francesco, e effettivamente lo saranno, ma per qualcosa di veramente brutto. Francesco si è appena limonato mezzo locale nel quale eravamo e io me ne sono andata. Sto girando per la spiaggia da un paio di ore.” Mi presento, le dico chi sono e cosa faccio li, ma sembra che la cosa non la distolga dal ...
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