Una botta di ..... mare cap 2 - Racconti Erotici

Una botta di ..... mare cap 2

... gridolino e di riflesso si spinge verso di me infilandosi il cazzo ancora più profondamente.

Una scopata di gruppo che dura molti minuti riempiendo le bocche delle ragazze dei loro orgasmi.

Improvvisamente Anna si scrolla di dosso Lucia e me, ribaltandoci sul letto.

“Ora tocca a me”

Quindi gira Lucia sulla schiena si pone a 69 portando la fica sulle labbra di Lucia e le natiche rivolte verso di me. Allarga al massimo le sue gambe permettendo a Lucia di leccarle la fica profondamente,

“Lucia aprimi le natiche, Aldo inculami, e vai più a fondo che puoi”

A queste parole Lucia inizia ad aprirle le natiche, mi prende il cazzo e lo porta prima nella fica di Anna affinche si inumidisca dei liquidi di Anna, poi, lo riprende e lo poggia sul culo di Anna.

Sento le mani di Lucia che vanno sulle mie cosce, poi sulle natiche, poggio il cazzo sul buco di Anna, quando all’improvviso sento un dito di Lucia che entra nel mio culo, preso di sorpresa scatto in avanti entrando velocemente e profondamento nel culo di Anna che colta anche lei di sorpresa grida:

“Vai, siiiiii più a fondo, mi state facendo impazzire”

Anche questa volta, e con qualche piccola variante, continuiamo per una quindicina di minuti, fino a quando

“Ragazze sto venendooooooooooooo”

Uno, ...

... due, tre spruzzi di sperma nel sedere di Anna, quindi velocemente esco da Anna mandando il quarto spruzzo sulla faccia di Lucia.

“Tovaglioli!!!” dicono insieme le due, ed avendole servite, si puliscono profondamente la faccia ed l’ano.

Spengo le luci e una attaccata all’altro prendiamo il sonno.

“Aldo, sono le due, noi andiamo nel nostro bungalow, ci vediamo domani mattina, sogni d’oro”

“Buona notte anche a voi” ed distendendo le braccia sul letto mi addormento di nuovo.

Domenica mattina

Pronto per partire, ho caricato tutto in auto, e mi avvio al bungalow delle ragazze. Busso ed Anna mi viene ad aprire nascondendosi dietro la porta sorridendo con un caffè in mano.

“Vieni il caffè è pronto”

Entro e la guardo, è nuda cosi come Lucia all’interno, ma DEVO proprio partire, la nave non mi aspetta.

Le saluto con un bacio accompagnato da una prolungata carezza alle fiche, e le saluto ringraziandole del magnifico fine settimana, non ci scambiamo ne indirizzi ne numeri telefonici, affinché quanto successo rimanga unico, le avverto però che racconterò tutto a mia moglie e molto probabilmente ne godremo in futuro.

Lucia sulla porta mi fa:

“Salutami tanto tua moglie, e dille che ci dispiace moltissimo per la sua assenza, qui”

Addio.

Addio?

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