Lui...padrone a casa mia
Data: 28/10/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Spettro82
Lucio mi venne ad aprire alla porta, mi accolse con un calice di
spumante in mano, stava facendosi un aperitivo intanto che sua moglie e
la sua bambina si stavano preparando per me.
Vidi nel salone Giulia, aveva i suoi lunghissimi capelli neri raccolti
in una lunga coda di cavallo, indossava solo le calze auto reggenti ed
una bellissima vestaglia di raso nera che lasciava intuire che era
completamente priva di intimo.
"Morena mi ha detto tutto, si sta ancora preparando, Giulia ha deciso
che sotto doveva radersi completamente stasera"
Vedevo Lucio più nervoso del solito, non si trattava della solita
serata in cui gli aprivo il culo di sua moglie davanti agli occhi.
Madre e Figlia avevano deciso il giorno prima che la cosa sarebbe
diventata un ammucchiata a tre, e lui da bravo cornuto avrebbe
assistito anche alle attenzioni che noi due avremmo riservato alla sua
giovane figlia.
Il deus ex machina di tutto era sua moglie Giulia, si era fatta
intestare il patrimonio di famiglia e la ditta di autotrasporti come
suoi erano i cavalli della scuderia che allenavo per loro, lui era li
solo per lavorare duro, pagare i conti e portare le corna.
"Sai Lucio, questo fine settimana c'è un concorso ippico a San Remo, se
sei d'accordo porterei con me anche Giulia oltre alla piccola"
mi guardo' con un certo imbarazzo e mi disse che non c'era nessun
problema
"Quanto ti serve? bastano quattromila?"
Morena apparse sull' ...
... uscio del salone, sembrava una splendida Barbie a
cui una perversa bambina aveva giocato a mettere i vestiti di una
puttana, i suoi vent'anni esplodevano sodi e impertinenti da ogni centimetro
della sua pelle abbronzata.
"Facciamo Cinquemila, ad Arma di Taggia c'è un club per scambisti, ce
le voglio portare tutte e due, Giulia da dare in cambio per fottere
qualche figa nuova e Morena invece per vedere quanto sa essere mignotta"
Vidi nei suoi occhi un lampo di rabbia, poi il suo sguardo tornò ad
abbassarsi.
"Meglio abbondare se no finisce come l'ultima volta che mi è toccato
scaricare Giulia sull' Aurelia a battere,e questa volta non sarebbe da
sola, ti ricordi come te la ho
portata a casa conciata quella volta?"
I suoi occhi increduli non mi seguivano più , stava fissando madre e
figlia che si erano iniziate a sfiorare le labbra abbracciate sul
divano.
"Ora fai il bravo, vieni che devo legarti alla poltrona e bendarti gli
occhi, conosci le regole...... dai che ho già il cazzo duro a vederle
così !"
La benda mi si strinse sugli occhi, poi ci furono solo le tenebre e i
loro gemiti.
Marco mi aveva legato i polsi dietro la schiena in modo che non potessi
toccarmi, sentivo i rantoli sordi del piacere di mia moglie alternarsi
ai gemiti più striduli di Morena, ma non potevo capire se avesse già
incominciato a scopare oppure stessero lesbicando ancora tra loro per
eccitarlo.
Il tempo perse significato, me ne ...