Lui...padrone a casa mia - Racconti Erotici

Lui...padrone a casa mia

... stavo mansueto con il mio cazzetto

vergognosamente gonfio mentre assistevo impotente alla monta della

donna che amavo, quando la sua voce mi riportò alla realtà.

"aprì!"

Istintivamente spalancai la bocca, mi aspettavo mi scaricasse in gola

un fiotto di sperma caldo e salato, misto al suo sputo, come faceva di

solito dopo aver fatto Marco di bocca.

Sorprendentemente mi bacio', la sua lingua era impastata e aveva un

inconfondibile sapore di umori vaginali.

"Questo e' il sapore della nostra bambina, ora sta per scoparsela, e

sabato a quel prive' la farà diventare la donna di chiunque ne abbia

voglia, come ha gia'

fatto con me."In sottofondo sentivo un rumore ritmico e bagnato

violentarmi l'anima."shiack......shiack......"Sapevo che Giulia era di

fianco a me."shiack .....sciack....."Anche se tentavo di non pensarci

sapevo chiaramente che era il rumore della fica fradicia di mia figlia

mentre Marco me la sventrava con il suo palo di carne, mi odiavo mentre

il cazzo mi stava per esplodere nelle mutande.

Poi sentii la mano di Giulia sulla cerniera dei pantaloni, le sue dita

che mi scappellavano con decisione, intanto Morena aveva iniziato

a gridare come un capretto al macello.

"basta così, resta duro, ora vado a prendermi anche io la mia dose di

cazzo"

Il bastardo me la fece mettere sulle gambe, sentivo il corpo sodo e le

tette di mia figlia appoggiate sul mio corpo mentre me la ...

... sodomizzava

addosso.

Sentivo i colpi secchi con cui le apriva il culo, non potevo vederla ma

l'odore di donna mi ubriacava la mente.

Persi il controllo di me, e mentre la sua pelle di velluto aderiva alla

mia cappella dopo un affondo particolarmente deciso, sborrai

involontariamente sulla mia bambina.

"Guarda che porco la hai bagnata....."

La voce divertita di mia moglie diede il via ad un coro di risate che

mi umilio' profondamente.

Ormai a cazzo moscio pregavo solo che tutto finisse velocemente, dopo

circa un ora le mie suppliche furono ascoltate.

"Papa devo farti pulire una cosa....."

Sentii Morena salire a cosce aperte sulla poltrona, potevo sentire

chiaramente odore di figa e sborra calda.

"Pulisci bene papà, magari sono già in cinta di lui....."

Ormai ero stremato, allungai la lingua e fui investito da un universo

di sensazioni, la figa di Morena era fradicia di urina e sperma, si era

letteralmente pisciata addosso mentre aveva avuto l'orgasmo.

incominciai a farle il bidet, ero quasi sicuro che alla fine me la

avrebbe messa in cinta, sua madre era già di tre mesi e sapevo per

certo che il figlio non era mio, visto che mi costringeva ad usare

ormai sempre il preservativo.

Finito di pulirla mi liberarono dalla benda e lo vidi che se le portava

sottobraccio in camera da letto.

"Marco dorme con noi amore, dopo vengo a slegarti e ti preparo il

divano, volevo fargli coprire la piccola ancora un paio di volte

stanotte per essere ...