Lotta di classe - 2
Data: 23/08/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... molto disposte a…”, aggiunse dopo.
“Immagino”
“Voi fro… Oh, scusami!”, e si interruppe arrossendo e ritirando bruscamente la mano.
“No, - lo implorò Fabio – continua, ti prego… E’ così bello!...”
Sia pure con una certa esitazione, Tony allungò nuovamente la mano e le sue carezze,
persa ben presto l’iniziale riluttanza, si fecero via via più vogliose e indiscrete. Fabio vi si abbandonò con un sospiro beato e aprì leggermente le gambe, come a fargli capire che poteva andare oltre. E Tony capì o fu una cosa istintiva: sta di fatto che la sua mano scese spudoratamente più in basso.
“Ti piace, vero?”, chiese con voce roca.
“Sì…”, sospirò lascivamente Fabio, sperando che l’altro non si fermasse.
E Tony non si fermò, insinuandogli la mano nello spacco del culo. Fabio fremette, aprendo ancora un poco le gambe.
“Sei una puttana…”, ridacchiò Tony.
“Sì…”
“Sei una lurida puttana in calore!”, ripeté il giovane, ormai preso nel gioco.
La punta del suo dito aveva individuato un punto morbido, umido, cedevole… A quel contatto, Fabio aprì ulteriormente le gambe e con un gemito sordo sollevò leggermente il bacino. Tony, allora, insistette, roteando e affondando un poco il dito. Ormai era eccitato pure lui e quando Fabio allungò la mano e gli impugnò il cazzo duro, l’istinto predatore del maschio riprese il sopravvento, annullando ogni considerazione, ogni resistenza.
“Vuoi che te lo metto?”, sibilò Tony con la gola secca.
“Sì… per favore…”, lo pregò ...
... l’altro, puntando in su il bacino in un’oscena, quanto struggente offerta di se stesso.
Tony gli si posizionò velocemente dietro, in ginocchio, e infilatogli i pollici nello spacco del culo, gli aprì le chiappe, come aveva visto fare una volta a una donna in un film porno. Adocchiò le grinze rugose del buchetto roseo, che boccheggiava quasi ad invitarlo, e si sentì torcere lo stomaco, consapevole che qualcosa di irreparabile stava per compiersi.
D’impulso ci puntò sopra la punta del cazzo e spinse dentro. Il glande, sbavato e scivoloso, affondò subito oltre lo sfintere, accolto da un gemito soffocato. Ringalluzzito dalla facilità di quella prima vittoria, Tony diede un altro affondo; ma stavolta la resistenza fu maggiore e lui si sentì quasi strappare via la pelle del cazzo, trattenuta indietro dalla strettezza del pertugio.
Per fortuna, il sudore funse in qualche modo da lubrificante e il suo trivello avanzò a poco a poco, facendogli scoprire il lancinante piacere di quella faticosa penetrazione.
“Cazzo, che stretto! – ansimò d’un tratto – Mi si sta sbucciando l’uccello…”
Fabio gli rispose con un gemito e dimenando leggermente il bacino per facilitare a sé la dilatazione e a lui l’avanzata.
“Ti faccio male?”, gli chiese Tony premuroso.
“No… un po’… - rispose Fabio con voce rotta – Ma adesso passa… Non preoccuparti… Continua… Non fermarti…”
Ma non c’era bisogno che glielo dicesse lui: anche volendo, Tony non sarebbe riuscito a sottrarsi all’impulso ...