1. Eleonora 4


    Data: 03/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69

    Quel sapore di cazzo fortissimo e la sensazione del il culetto violato da quel ditone, mi riaccompagnarono in classe, dove i miei due “amici” mi guardarono con complicità vedendomi stravolta e pensando di essere loro gli artefici del mio stato d’animo; Io invece vedevo quel cazzone scuro odoroso e duro che mi passava davanti al viso e al solo pensiero che potesse intrufolarsi dove era stato il dito mi portava vicina all’orgasmo.
    
    La stessa ossessione che avevo avuto per l’uccello prima di assaggiarlo (che comunque non era per niente passata, anzi….) adesso ce l’avevo nel voler provare quella cosa calda dentro di me nel culetto incurante del dolore che avrebbe potuto causarmi.
    
    Appena tornata a casa, iniziai subito a cercare qualche oggetto per iniziare a sperimentare quello che mi aveva detto il bidello.
    
    Trovai subito una cosa che mi parve perfetta: mio padre fumava i sigari e la casa era piena di portasigari di alluminio di varie dimensioni che sembravano guardarmi e dirmi usami…..
    
    Presi il più piccolo che trovai e corsi in bagno prima ancora di andare a pranzo nonostante i miei fossero già a tavola ad aspettarmi.
    
    Lo lavai e poi come aveva fatto Giulio lo strusciai sulla mia fichetta, che non aveva smesso di essere bagnata dalla mattina, procurandomi un brivido piacevole, poi, anche a causa della fretta visto che mia madre continuava a chiamarmi, lo appoggiai al buchetto e lo spinsi con forza.
    
    Sentii un dolore non tanto forte in realtà, ma profondissimo ...
    ... che nasceva veramente dall’interno di me e……..fu un dolore bellissimo!!!!
    
    Lo spinsi più dentro possibile poi mi rimisi le mutandine e corsi a tavola con l’oggetto nel culo.
    
    Già quei pochi metri fatti camminando col buco del culo occupato furono fantastici perché sentivo ad ogni passo l’oggetto che mi massaggiava in maniera molto delicata (non erano sensazioni fortissime ma erano acuite dall’idea di quanto fossi troia a mangiare con qualcosa nel culetto).
    
    Quando mi sedetti fece addirittura “toc” sulla sedia, per fortuna i miei non se ne accorsero perché mi stavano brontolando per il ritardo.
    
    La sensazione del coso che entrava più in profondità unita alla perversione di farlo così in presenza dei miei fu bellissima.
    
    Fu uno sforzo enorme partecipare alla conversazione perché oltre al culo piacevolmente impegnato, insieme agli odori del cibo, mi rimaneva nelle narici quell’afrore pungente di quel membro scuro che ancora mi stordiva.
    
    Appena finito di mangiare con i crampi alle cosce da quanto le stavo stringendo fra loro per l’eccitazione, mi offrii di aiutare a sparecchiare, cosa che lasciò i miei esterrefatti visto che di solito me ne fregavo, ma io volevo sentire l’oggetto che mi massaggiava mentre camminavo e appena sapevo di non esser vista, ne approfittavo appoggiandomi a qualche mobile per infilarlo fino in fondo.
    
    Tornata in camera, mi spogliai e subito mi misi allo specchio contorcendomi per vedere il culetto e iniziai a fare avanti e indietro col ...
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