1. Il mio cazzo nel Menù di Benedetta (1° parte)


    Data: 03/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: frankossido, Fonte: EroticiRacconti

    ... femminile. Decisi di attendere un attimo e chiedere se ci fossero problemi. Mi rispose una voce dicendo che non era nulla, tutto a posto. Non pago attesi dall’uscita e dopo pochi minuti arrivò Benedetta, evidentemente aveva pianto e si era dovuta rifare il trucco. Imbarazzata mi chiese di scusarla… -Ma quali scuse, non si preoccupi… mi perdoni se glielo dico ma ero proprio dietro di voi per strada e sentivo che lei e suo marito avete discusso… -Immaginavo avesse potuto intuire qualcosa… mi scusi proprio, le chiederei solo di non dire nulla, sa… è un periodo un po’ così. Benedetta era una bellissima donna e di una educazione totalmente estranea al marito. Il fatto solo che mi desse del Lei denotava che mi considerava un suo pari, non un tamarretto che corre dietro un pallone. -Non è lei che si deve scusare, se posso fare qualcosa me lo dica. In fondo siamo in due a essere stati obbligati a venire, si figuri che stasera volevo abbuffarmi di popcorn e birra davanti al televisore! Finalmente fece un sorriso e rise. -Beh allora speriamo non sia troppo noiosa come le altre volte, io comunque sono Benedetta, se ti va possiamo darci del Tu. Ci incamminammo verso il salone principale insieme parlando del più e del meno. Le dissi che qualche volta l’avevo seguita in tv e provato a seguire i suoi consigli, ma in generale ai fornelli ero una frana. Lei rise e mi disse che non poteva rimproverarmi, lei se avesse provato a calciare un pallone probabilmente non l’avrebbe neanche centrato. ...
    ... Quella donna, che fino ad allora avevo considerato come solo una donna di classe sposata con un gran coglione, ora mi intrigava sempre di più. Con quel corpo da donna matura ma tonica, quel visino malizioso e soprattutto con quel marito a cui provare a mettere le corna… un’idea, per quanto difficilissima da realizzare, si faceva sempre più strada nella mia mente. Dal salone ci separammo e cominciammo con saluti e convenevoli, c’erano conduttori, manager e politici più o meno conosciuti. Trovai subito Lara, una giocatrice come me di calcio ma nella Serie A femminile. Ci conoscevamo già perché facevamo parte della stessa società e ci si incrociava spesso. Era una bella ragazza, ma ad entrambi piacevano le donne. Dopo aver fatto due parole e salutato alcuni talent e conduttori ci dirigemmo verso la sala in cui si svolgeva la cena. Era pieno di tavoli rotondi e all’inizio c’era un cartellone che indicava le disposizione. -Ti va male Carlo, siamo con Fabio C., quel coglione che ti butta sempre merda addosso. Lara aveva ragione, io e lei eravamo finiti al tavolo con due manager con relative mogli ultracinquatenni, un conduttore, per fortuna di quelli competenti salutati prima, la cui moglie faceva l’inviata a bordocampo, due presidenti federali, un politico e Fabio con moglie. Notai all’ultimo come, esclusi me e Lara, l’unica venuta senza accompagnatore al nostro tavolo fosse una conduttrice sportiva di nome Roberta. Eravamo l’unico tavolo dispari rispetto agli altri tutti pari. ...
«1234...8»