Proposta ad arte (prima parte)
Data: 05/11/2019,
Categorie:
Lesbo
Autore: Candido1967
... bellezza”? “Quando scelgo le mie modelle non tutte sono belle in modo assoluto, diventano perfette solo sulla tela. La mia è ricerca della perfezione nei particolari: una mano od una schiena che mi colpiscono diventano soggetto del mio quadro. Compongo e scompongo le modelle in base ai particolari. Molte donne dipinte nei miei quadri sono il frutto di un puzzle: la schiena di una donna, i capelli di un'altra, le mani di un'altra ancora. E' così che inseguo la ricercatezza”. “Come crei le ambientazioni dei tuoi quadri”? “Tutto è come un set. Prima la scelta della modella, poi la location, che quasi sempre è casa mia. Poi gli abiti, a volte un semplice velo, altre un accessorio per i capelli (la parte più complicata da dipingere). Poi comincia la ricerca della posa, mai scontata. Quando tutto appare perfetto, scatto una serie di foto dalle quali prenderà forma il dipinto”.
Solo raramente intervenivo nella serrata discussione fra Anna e Solidea. Alle domande di Anna ed alle risposte di Solidea seguì un dialogo fra le due donne più amichevole e meno somigliante ad un interrogatorio o ad una intervista.
Sapevo perfettamente il motivo per cui Solidea quella sera era a cena a casa nostra e sapevo che non se ne sarebbe andata senza aver avuto la possibilità di rivedere Anna da sola. Per cui non mi stupii quando sentii che rivolgeva questo invito a mia moglie: “perché Anna non vieni un pomeriggio a farmi visita nel mio studio. Potrai vedere come lavoro, dove ambiento i miei ...
... quadri, le fotografie che ho scattato alle modelle per la preparazione delle tele che hai visto esposte in galleria e soddisfare ogni tua altra curiosità”? “Volentieri, rispose Anna”. Poi aggiunse: “Che ne pensi Marco”? “Mi sembra una buona idea” – ribattei – “lascia il tuo numero di cellulare a Solidea così potrà chiamarti per fissare un incontro nel suo atelier”.
La serata con Solidea aveva messo Anna di ottimo umore e percepivo in lei una certa eccitazione ed una grande curiosità per quell’invito ricevuto dalla pittrice. Non appena questa se ne fu andata, Anna mi abbracciò e mi baciò: “ho voglia di scopare, Marco” mi disse. Andammo in camera e mi spogliò stappandomi quasi di dosso i vestiti. Si inginocchiò davanti a me e mi prese il cazzo in bocca. Se lo fece scivolare avanti ed indietro fra le labbra fino a farmelo diventare duro. Poi mi chiese di spogliarla ed una volta che l’ebbi fatto mi spinse sul letto e mi montò sopra infilandosi il cazzo in fica. Era questo il nostro modo preferito di scopare: io sdraiato supino e lei sopra a cavalcare il mio uccello. Mi piaceva guardarla in viso mentre lo facevamo, baciarle i seni, tenerle strette le mani per farla inarcare all’indietro e farla ancora entrare di più dentro me. Fino a quando la sentivo ansimare sempre di più, gridare “scopami” ed alla fine venire insieme a me. Così fu anche quella sera. Poi mi abbracciò e baciandomi mi chiese “Ti piace Solidea, ti piacerebbe scopartela?” Sorrisi e risposi “Che sciocchezze, a me ...