La decisione di George - 4° parte
Data: 05/11/2019,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Altro,
Autore: Naughty Bard
... successivi minuti. Il ragazzo le carezzava i capelli neri mentre la guardava all�opera. Era accucciata sul divano, alla sua sinistra, con la faccia sepolta in mezzo alle sua gambe, in adorazione. Sorrise soddisfatto.�E� questo che sognavi, zia Mary? Che ti permettessi di baciarmi il cazzo?� le chiese dopo un po�.�Oh, Aaron si! L�ho sognato talmente tante volte che credevo sarei impazzita!!� gli rispose tra un languido bacio e l�altro.�E sei soddisfatta, adesso?� lei si morse le labbra guardandolo dal basso.�Oh, tesoro... io... beh, in realtà...� esitò la donna.�Cos�altro vorresti? Dimmelo.� le chiese con la sua voce ipnotica. Lei, in preda all�eccitazione.�Una cosa che non faccio più da un secolo...� gli disse mentre strusciava la faccia su ogni centimetro dei suoi genitali odorosi, la verga, ora quasi in tiro, appoggiata, sovrana, su una guancia.�Vorrei fare sesso orale...� gli disse, ancora troppo vergognosa per usare un linguaggio scurrile. Le sorrise di nuovo, dall�alto, e continuò a carezzarla.�Ma zia, fare pompini è così denigrante, è da troiette sottomesse, sei sicura di volerti far umiliare fino a questo punto?� le sue parole erano ben più dirette ed appropriate, il suo tono era sempre più mellifluo, il suo sorriso un po� bastardo le trafiggeva il cuore ancora e ancora. Lei lo guardò disperata. Esitò alcuni secondi, poi crollò sotto quei meravigliosi occhi azzurri che la fissavano:�Beh... se è da troie...� esitò di nuovo �...allora forse io lo sono, tesoro... perché ...
... non sto più nella pelle al pensiero di potermelo infilare in bocca...� gli disse prostrata �...non m�importa quello che penserai di me domattina, Aaron ma ti prego, fammelo succhiare, ti prego!!� il giovane alzò un sopracciglio e ridacchiò.�Contenta tu...� le disse perfido �Avanti! Apri la bocca e fammi vedere che sai fare!� la povera casalinga aveva gli occhi lucidi dalla gratitudine e in un sol boccone ingoiò la sua virilità. Il suo corpo venne trafitto da mille spade incandescenti. Vampate di calore l'attraversavano dalla testa ai piedi e brividi le si arrampicavano su per la colonna vertebrale, mentre assaporava piaceri sopiti. Era in estasi. Aveva un cazzo in bocca, un cazzo bello, vigoroso, gagliardo, virile, saporito e le piaceva come niente al mondo. Cominciò a pompare, non lo faceva da una vita ma nel giro di pochi secondi le tornò tutto in mente. Innumerevoli erano le volte che aveva sbocchinato i suoi vari fidanzatini, inginocchiata sul pavimento dei bagni della scuola e aveva acquisito una certa tecnica per cui era diventata... molto popolare. Ingoiava l�asta fino alla base, poi lentamente tornava su, succhiando quanto poteva a carezzando il membro con la lingua, per poi affondare di nuovo le labbra nel pube del ragazzo.�Che buono! Che buono! Che buono! Che buono! Che buono!!� era l�unico pensiero nella sua mente, mentre serviva il bel giovanotto che sicuramente l�avrebbe vista sotto un�altra luce da lì in avanti. Ma era troppo tardi per preoccuparsene e, giunti a ...