1. Sera di fine estate


    Data: 06/11/2019, Categorie: Etero Autore: marksa1978

    ... vagina si riempie lentamente del mio membro, rapita da questo piacere, ti sento ansimare. Inizio a stantuffarti prima delicatamente poi, assecondando il tuo coivolgimento in maniera più decisa e vigorosa. La tieni stetta con le gambe quasi unite in modo da esaltare con lo sfregamento le penetrazioni che subisci. Tocco il tuo clitoride e cerco in tutti i modi di portarti vicino all'orgasmo. Finalmente ti sento persa nell'infinito, distendi le braccia che non ti sorreggono più, la mano che teneva le chiavi allenta la presa, la borsa scivola lungo il braccio e il tuo viso si appoggia alla superficie. Mentre continuo a penetrarti i tuoi versi di piacere mettono a dura prova la mia resistenza. Rallento il ritmo quando ti avvicini all'apice e ti assecondo nei movimenti. Lo sfilo delicatamente e ti lascio immobile osservandoti così, semi distesa sul legno levigato e lucido. i Tuoi occhi sono chiusi, il viso rilassato. Mi posiziono dietro e allargandoti bene le natiche inizio a leccarti l'ano per prepararlo, improvvisamente ritorni in te, le chiavi cadono in terra, così come la borsa, le braccia rigide sostengono il busto. Allarmata dalla situazione cerchi di voltarti, di guardarmi, ed esclami:
    
    " Cosa fai, non vorrai..." mi alzo, e posiziono il glande poprio li, dove non vuoi, ed inizio a spingere.
    
    " No! ,te lo scordi, non voglio!" Il tuo ano si dilata e cede alla pressione energica al quale è sottoposto, accoglie lentamente il mio pene, butti una mano sul mio petto quasi a ...
    ... volere contrastare il mio avanzamento, prendendoti il polso ti obbligo a piegare il gomito. Spingo fino ad inserirlo completamente, e una volta raggiunto il mio scopo, lo contraggo quanto riesco per farti sentire la sua consistenza. Lo senti così grande in quel posto inesplorato e inesperto, la sensazione di pienezza ti soffoca le parole e, puoi solo emettere dei versi di dolore misto piacere, insisto con le contrazioni finchè non ti sento dire:
    
    " basta, ti prego...".
    
    Il tuo sfintere è pieno di me , ti possiedo tenendoti ferma. Ora non opponi resistenza, ad ogni lento affondo sento che il dolore lascia posto al piacere. Ricomincio a toccarti il clitoride per farti perdere la testa, rispondi piacevolmente e inizi a spingere il tuo culetto verso di me ogni volta che arrivo a fine corsa.
    
    Sempre più forte e sempre più intensa è la voglia di sentirti, posseduta, sodomizzata. Il tuo ano completamente dilatato si è rilassato; Stai gemendo di piacere, adesso lo vuoi veramente ed insisti nel dirmi di dartelo con maggior vigore. Tante altre spinte intervallate da tuoi "siiii, ancora!". Infine, non resisto, il coinvolgimento mi fa perdere il controllo e, affondandolo un'ultima volta fino alla base, vengo riempiendoti completamente di sperma. Un getto caldo innonda il tuo retto e ti lasci andare urlando. Scarico tutta la mia voglia dentro di te in pochi interminabili istanti, quando mi tolgo, quasi non ti reggono le gambe ed hai bisogno di tempo per riprenderti. Sei li, immobile ad ...