Spirito libero
Data: 06/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: 4occhi
Questo racconto lo dedico a Lec58 che me l'ha chiesto ambientato in montagna.
Finalmente libera!!! Era riuscita a ritagliarsi un giorno di libertà dai suoi genitori, li seguiva nella loro casa sul lago Maggiore ma non riusciva mai fare una passeggiata, una gita, era sempre chiusa in casa con loro, per carità li amava ma erano parecchio pesanti come deficit da gestire.
La sorella l’aveva sostituita quel giorno, aveva preso la macchina e via!!!
Verso la val d’Ossola: poteva scegliere tra la val Grande, Domodossola, andare verso Macugnaga…aveva l’imbarazzo della scelta però il caldo di una meravigliosa giornata dei primi di luglio la faceva pensare più ad un bagno nel lago che ad una scarpinata sotto il sole cocente. Così spensierata scelse per una via di mezzo: Anzola.
Un piccolo paesino dove tra rocce enormi, salendo verso la montagna, si erano create delle pozze d’acqua cristallina, una piccola perla.
Posteggiato nella piazzetta principale, zainetto in spalla, cappellino sulla testa, alzò lo sguardo verso la cima…sorrise, si sentiva bene, ok andiamo!
Era mattina presto di un giorno della settimana, non c’era in giro nessuno, meglio, un po’ di pace.
Iniziò ad aggrapparsi alle rocce, in alcuni punti era stata messa una corda per aiutarsi a salire, su, sempre più in su, poi si fermò per ammirare il paesaggio dall’alto e per riposarsi.
Si spostò verso il centro della costa e trovò delle rocce tra cui ci si poteva tuffare in una piscina naturale di acqua ...
... gelida, trasparente…da brividi…
Aveva una voglia matta di farsi un bel bagno così si spogliò, rimase in bikini e…uno…due...tre…splash!!! A fiammifero si buttò, argh!!!
Gelida davvero!! Mille bollicine le risalivano lungo il corpo, sembrava gassata tanto il pizzicore sulla pelle…si distese sulla superficie e rimase ‘a morto’ a godersi la frescura.
Poi uscì…c’erano delle rocce a destra più alte e volle salirci per andare al sole ad asciugarsi, iniziò ad arrampicarsi…arrivata in cima le mancò il fiato, non per la fatica ma per la vista: un uomo abbronzatissimo nudo, disteso supino su un’ asciugamano sembrava dormire…
Non riusciva a muoversi, era impietrita, lui era bellissimo, muscoloso, capelli neri, un po’ di barbetta sul viso, due capezzoli scuri, leggermente peloso sui pettorali, la peluria scendeva all’ombelico…e più in giù…fino ad avvolgere un poderoso pene che pendeva leggermente sulla destra sostenuto da due testicoli che sbucavano tra le gambe distese e chiuse…quanto tempo era che non vedeva un maschio così sensuale…così dotato, non era una gran troia ma aveva avuto un ragazzo per un po’ di anni e quell’enorme bestia era a riposo, cosa sarebbe stato in altre condizioni ?!!! E mentre pensava a tutto questo l’uomo si svegliò… le sorrise e si mise seduto, sbadigliò e si stirò le braccia…cribbio, ‘ora cosa faccio?’, lui con la mano si mise a picchiettare sul telo accanto a lui, un muto invito e intanto la guardava intensamente.
Lei era catturata, mossa da una ...