1. Il viaggio


    Data: 07/11/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: CoppiaSegretoSicilia, Fonte: Annunci69

    Quel pomeriggio Leo tornò dal lavoro un po’ prima. Dando un bacio a Pam per salutarla le disse con aria un po’ seccata: “Domani ho la riunione mensile di analisi delle vendite. Sai ? stavolta l’hanno programmata a Venezia!”. Pam guardò Leo con rabbia mista ad invidia. Non era mai stata a Venezia e Leo sapeva che sarebbe stato il suo sogno. Leo anticipò qualunque reazione e, cambiando espressione dal triste al felice le disse: “Prepara i bagagli. Ho preso il biglietto anche per te! Non potevo lasciar sfuggire questa occasione!”. Pam si gettò letteralmente sopra di lui per l’inaspettata sorpresa. “Domani mattina aereo presto, ti lascio in albergo e vedi un po’ tu di organizzarti qualcosa. Io vado in riunione ma cerco di scappare il più presto possibile, ti raggiungo e poi pomeriggio e serata libera per noi. Dopodomani ho preso un giorno di ferie che ci consentirà di ammirare Venezia un po’ più a lungo”. Leo aveva preparato tutto sin nei minimi dettagli.
    
    Pam allora corse nella stanza da letto ad aprire l’armadio a cercare cosa portarsi.
    
    Fortunatamente era già abbondantemente passata la stagione delle giacche e dei cappotti e quindi con pochi vestiti leggeri si sarebbe potuto affrontare una breve trasferta. Pam uscì un sacco di vestiti dall’armadio passandoseli innanzi mentre si guardava allo specchio: “Questo si….. questo no….. questo forse….”. Insomma nel giro di pochi minuti la valigia fu ricolma di vestiti, vestitini e alcune paia di scarpe di Pam. Leo se ne accorse e ...
    ... si chiese mentalmente dove avrebbe messo le sue cose. Si rispose da solo pensando che tanto un vestito e due camicie ci sarebbero entrate.
    
    L’eccitazione da parte di Pam era palpabile. Avrebbe coronato il suo sogno. L’indomani di buon mattino avvenne tutto secondo programma: decollo e atterraggio puntualissimi, auto a noleggio che avrebbero usato pochissimo, arrivo in albergo, scarico dei bagagli e via verso una riunione da far venire il sonno anche a chi si fosse imbottito a scopo preventivo di caffeina per via endovenosa.
    
    Attorno alle tre del pomeriggio, Leo riuscì a liberarsi, chiamò Pam al cellulare dicendole: “Sto arrivando”. “Ok”, rispose Pam, “Mi faccio trovare davanti l’albergo tanto sono già pronta”.
    
    Leo arrivò dopo dieci minuti e cercava Pam con lo sguardo. Dopo alcuni istanti riuscì ad inquadrare una gran figa a pochi metri dall’ingresso dell’albergo. Scarpe a decolleté nere con braccialetto alla caviglia, due gambe chilometriche censurate da una gonna nera che Leo conosceva bene, dato l’altissimo spacco che aveva nella parte posteriore e che copriva quasi a malapena il culo ed infine una camicia rossa dalla scollatura profonda che evidenziava il sensualissimo solco che separava le sue stupende tette. A completare l’opera una collana con pendente che sembrava lanciare il messaggio “guarda giù!”. Pam, sfruttando il fatto di essere in una città sconosciuta, fra migliaia di sconosciuti aveva voluto osare nel suo abbigliamento.
    
    Leo diede un colpo di clacson ...
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