1. Il venditore ambulante - marco x -


    Data: 09/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Soundserio

    ... stronzo, no dammi il telecomando”- ordinai mentre mi fiondavo su di lui in maniera birichina. –“No, non te lo do. Prendilo se riesci”- , -“Sei sicuro?”- risposi con sfida. –“Si vediamo se riesci”-. Mi tuffai sopra il suo corpo cercando di afferrare l’apparecchio elettronico che si passava da una mano all’altra impedendomi di prendere. Approfittai di quel momento per avere un secondo stretto contatto fisico con lui. Le mie mani si muovevano dappertutto, ma una volta capito che non sarei riuscito a prendere quell’apparecchio con le buone, inizia a solleticarlo alla pancia, sui fianchi, sotto le ascelle, ma ancora niente, non soffriva il solletico, inizia allora a tirare qualche pelo dell’addome, lui non mollava la presa, ma il suo volto non poteva nascondere il dolore che gli provocavo. Prosegui a tirare finché non cambiai tattica e passai a piccoli morsi tra i fianchi –“Sta buono”- disse lui, ma le sue parole le interpretai come una provocazione e continuai a mordicchiare quel corpo che sentivo irrigidirsi sotto di me. Lui stava seduto normale mentre io stavo sdraiato in orizzontale sopra, sentivo il suo pisello crescere sotto la mia pancia. I morsi si trasformarono lentamente in piccoli baci sulla sua pelle morbida e pulita. Le mie labbra salirono delicatamente sempre più in alto. Ombelico, pancia, fianchi, capezzoli, collo e spalla. Lui rimase in silenzio e inerme. Il suo sguardo diventò intenso e profondo. Mi misi a cavalcioni sopra a pochi centimetri di distanza dalla sua ...
    ... bocca, mi accostai al suo orecchio: -“Ti è piaciuto ieri?”- sussurrai in maniera ardente. Mi guardò profondo senza rispondere, i suoi occhi erano infuocati di voglia, forse cercava di trattenersi. –“Vediamo un po’ se ti piace.. qualcosa mi dice proprio di si”- dissi facendo scivolare la mano dal petto verso l’ombelico e infine sul suo palo oramai gonfio dentro il pantalone. -“Ah-Ah qualcuno è bello sveglio”- dissi con voce provocante. Afferrò la mia testa portandola sul pacco duro, mi fece sdraiare in orizzontale come poco prima e mi infilò le mani sotto l’ asciugamano, percorreva la coscia con le dita sino ad arrivare sui glutei. Arrestò la corsa della mano e mi sculacciò le chiappe. Un colpo secco, non fu doloroso, ma misurato tra carezza e schiaffo. Mi eccitò parecchio sentire le sue grandi mani sulle chiappe che ogni tanto mollavano piccole e piacevoli sculacciate. Intanto io avevo liberato il suo palo, non indossava mutande sotto la tuta, dopo una sega lo presi tutto in un solo boccone giù sino alle palle con la bocca. Lo stallone emise un sussulto di immenso piacere. Mi slegò l’asciugamano bianco che copriva le parti basse e mentre io facevo su e giù sul suo lungo cazzo, mi sculacciava e palpava il culetto. –“Oh si..”- rispondevo inarcando la schiena e sollevando il mio sguardo verso il suo a ogni sua manata. Lo feci alzare in piedi inginocchiandomi, sfilati i suoi pantaloni, mi aggrappai solo con la bocca a sua maestà mentre con le mani massaggiavo e tenevo strette le ...