1. Signora luisa


    Data: 09/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: valeriobere, Fonte: Annunci69

    ... reazione non fu voluta ma, quasi spontaneamente, avanzai le mani e le posai sui suoi seni che reagirono indurendo i capezzoli come delle nocciole.
    
    Così come lei aveva reagito al mio leggero tocco, anch’io reagii e il cazzo mi si indurì ancora di più e svettando si sarebbe quasi attaccato alla mia pancia se non fosse stato per la sua mano che non lo abbandonava.
    
    Si alzò e con il respiro un po’ affannoso avvicinò le sue labbra alle mie e ci baciammo prima dolcemente e poi con ardore come se non avessimo aspettato altro. Prese la mia mano e mi condusse in camera da letto mentre le mie gambe mi tremavano per l’emozione, non avendo mai avuti rapporti completi con una donna e soprattutto con una donna matura (allora credo avesse intorno al 35-40 anni, per me “matura”).
    
    Arrivati vicino al letto matrimoniale mi baciò ancora con passione e lentamente mi sfilò i pantaloni e, rimasto completamente nudo mi fece sdraiare. Io ovviamente avevo un missile in mezzo alle gambe e credevo che esplodesse come una bomba atomica.
    
    Lei si mise in fondo al letto e con molta calma e dolcezza si tolse la camicetta e la gonna come se fosse Sophia Loren nel film che avevo appena visto “Ieri, oggi, domani”. Tolte anche le mutandine vidi l’oggetto dei miei sogni adolescenziali un ciuffetto di peli che sembrava nascondere il paradiso che era l’obiettivo di ogni uomo. Rimase in reggicalze e calze e salì sul letto, avvicinandosi a me e baciandomi dolcemente. Io, emozionatissimo, cercai di dirle ...
    ... “Signora Luisa, io non ho mai….” ma lei rispose sussurrandomi nell’orecchio “Non ti preoccupare tesoro, ci penso io” e mi stuzzicò l’orecchio con la lingua. Piano piano scese sempre leccandomi e mi baciò l’incavo del collo e poi i capezzoli e poi scese ancora. Mi sembrava di impazzire e mille pensieri, uno più porco dell’altro, mi passavano per la mente. Quando sentii le sue labbra sfiorarmi il cazzo credetti di morire ed emisi un gemito che era molto eloquente. La sua lingua faceva dei cerchietti sulla punta e dopo poco sentii un calore enorme e la presenza della sua bocca tutta intorno al mio cazzo che lo stringeva e stuzzicava. Quello che avevo sognato e intravisto in qualche giornalino si stava realizzando ed ero emozionatissimo. Incominciò un pompino favoloso, a tratti delicato e a volte rude, prendendolo fino alla base ed accarezzandomi le palle. Quando ero quasi sul punto di esplodere lei si fermò e mi disse: “Aspetta tesoro”. Aprì il cassetto del comodino ed estraendo quello che allora noi ragazzi chiamavamo “goldone” e che oggi è comunemente detto profilattico, sfatò due leggende di noi adolescenti: la prima che lo usassero solo le puttane, la seconda, che ne frenava l’acquisto in farmacia, è che non aveva “misure o taglie” ma era uguale per tutti.
    
    Me lo mise con mani esperte e sfregando il suo corpo sul mio sentii i suoi peli solleticarmi il cazzo che era durissimo e pronto. Sollevandosi seduta a cavalcioni sopra di me mi dava modo di vederla tutta. Porca come non ...