Un esibizionista speciale: il primo amore (2/4)
Data: 10/11/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: RedTales
La vacanza in montagna finì e per loro non ci fu più occasione di restare soli. Forse nemmeno la cercarono. Ne parlarono in fretta il giorno dopo, sembrando quasi pentiti di quanto era successo ma, soprattutto, si dimostrarono assai distanti e assolutamente freddi uno nei confronti dell’altro. Tutti e due si sentivano a disagio per l’intimità in cui si erano lasciati andare e ignorarla poteva sembrare un modo per esorcizzarla. Rientrarono a casa e, il restare seduti fianco a fianco sul sedile posteriore lo vissero quasi come un qualcosa di “fastidioso” che non finiva più. Per un po’ nessuno dei quattro incontrò gli altri ma poi si ritrovarono al solito bar. Ivan cercava quasi di evitare lo sguardo di Gianfranco che, in ogni caso, non faceva nulla per incrociarlo ma, quando si lasciarono, entrambi pensarono che qualcosa dovevano dirsi e si incamminarono assieme.
La prima banalità fu: “e così eccoci a casa, di nuovo tutti insieme...” E ne seguirono altre, prima che Gianfranco non entrasse diretto su ciò che entrambi volevano dirsi: “sai… in montagna… non so… ma… per me era tutto vero quello che ti ho detto...” Tra l’indeciso, l’insicuro e il reticente provò a rompere il ghiaccio. Forse voleva sondare cosa ne pensava l’altro, senza esporsi troppo, magari pronto a ritrattare: “però è stato… in… incredibile.”
Ma forse questo era proprio quello che Ivan voleva sentire, ma pure lui non voleva esporsi: “si… incredibile. Sai, ci conosciamo da alcuni anni ma...”
“ma… è ...
... successo!” E, rompendo gli indugi continuò: “e… sono felice che sia successo. E’ come se qualcosa che tenevo sempre nascosto si fosse finalmente liberato...”
“Si, provo più o meno la stessa cosa. Mi… mi è piaciuto tantissimo farmi vedere da te...”
Si sorrisero e poco dopo si salutarono.
Si rividero il giorno dopo, parlarono molto, si confidarono i reciproci desideri e, ad un certo punto, Gianfranco gli disse che gli sarebbe piaciuto rivederlo ancora… nudo, magari per fargli ancora quelle foto che… non aveva finito di fare. E, tra una risatina e un indugio, alla fine decisero che si poteva fare e proprio Ivan aveva la casa libera perché i suoi genitori erano al lavoro fino a sera.
Una volta in camera sua ci fu nuovamente quell’imbarazzo della prima volta ma poi Gianfranco preparò il telefonino e sventolandolo annunciò che era pronto per le foto e che… stava aspettando.
Ivan non si fece pregare e, felice di potersi mostrare, si denudò in un lampo.
Gli sembrò ancora più bello e rimase imbambolato a goderselo fin che la voce squillante non lo richiamò al presente: “come vuoi che mi metta? Ti va bene così?”
Inquadrò e scattò. Fece parecchie foto, lasciandogli la completa libertà di mettersi in posa. Ad un certo punto finse persino di atteggiarsi a diva, assumendo le classiche pose delle modelle. Ne risero e continuarono per un po’ finché, appoggiando lo smartphone e facendosi serio non gli posò una mano su una spalla: “sei bellissimo. Non hai nemmeno idea di quanto ...