1. Un esibizionista speciale: il primo amore (2/4)


    Data: 10/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales

    ... mi piaci!”
    
    Lo guardò con la testa ancora piegata e gli sorrise: “anche tu...”
    
    La mano si spostò sul petto caldo e repentinamente, senza indugiare, scese fin li. Aveva un folle desiderio di toccarlo, di accarezzarlo, di scoprire le sue fattezze e si lasciò andare. Ivan fece cadere le braccia lungo i fianchi assaporando quanto gli stava facendo e sussurrandogli che gli piaceva molto. Dopo molte carezze, quasi con ingenuità, gli appoggiò la bocca sul collo e lo baciò, delicatamente, assaporando il suo sapore che scoprì piacergli. Quel gusto di pelle un po’ sudata e salata era delizioso. Sussultò quando le mani di Ivan gli si infilarono sotto la maglietta per accarezzargli la schiena e, quando lo invitò a spogliarsi… sobbalzò. Pochi attimi e si ritrovarono uno di fronte all’altro a guardarsi.
    
    “Si, sei proprio come ti avevo immaginato. Mi piaci così pelosetto” commentò con un risolino e continuando: “ma… è sempre… è sempre… ce l’hai sempre duro?”
    
    “Abbassando lo sguardo per osservarsi il pene annuì con la testa: “sono eccitato. Mi fai quest’effetto. Più ti guardo più vorrei toccarti. Più ti tocco più vorrei...”
    
    “Vorresti cosa” lo provocò.
    
    “Beh! Vorrei… vorrei...”
    
    “Schizzarmi di nuovo in faccia?”
    
    Risero stringendosi in un fortissimo abbraccio. “Certo che è proprio duro! Lo sento tutto… sulla panc...” gli soffocò la frase iniziando a baciarlo sulla bocca. Era evidente che entrambi erano alle prime armi. Persino la scoperta del sapore della reciproca saliva ...
    ... era una novità. Una scoperta da definire se con un gusto gradevole o meno. Durò a lungo mentre le mani si spinsero, fin dove riuscirono ad arrivare, alla scoperta reciproca del proprio corpo.
    
    Quando si staccarono fu Ivan a dire la sua: “più di così non mi cresce.” Si riferiva al suo pisello che, pur in completa erezione restava sempre piccolino. “Ma è bellissimo così. Fa quasi… tenerezza.”
    
    “Dai, sciocco! Non sai quanto ci ho sofferto vedendo quelli come il tuo...”
    
    “Ma allora non era la prima volta...”
    
    “Dai! Non dal vero! In rete! Credi di essere il solo a farti le seghe sui siti porno?”
    
    Risero ancora.
    
    “Però per me sei bellissimo così!”
    
    E, ancora con vera timidezza: “vuoi che te lo tocchi come in montagna?”
    
    “Si!”
    
    “Però mi avvisi quando...”
    
    “E… e… se ti tocco anch’io?”
    
    “Insieme?”
    
    “Si!”
    
    Si sedettero assumendo una posizione quasi sdraiata sul lettino e iniziarono ad accarezzarsi e poi a masturbarsi reciprocamente, in silenzio. Ognuno guardava la propria mano che eccitava l’altro cazzo e, quasi all’unisono, si misero ad emettere dei soffocati mugolii.
    
    “Sei bravissimo… Manca poco...”
    
    Non smise, anzi fissò ancora con più attenzione la punta di quella grossa cappella che sbucava tra le sue dita fin quando un candido zampillo non si innalzò ricadendo sulla pancia. Non si fermò, proseguendo ad armeggiare e vedendolo saltare sul letto per l’intenso orgasmo che gli stava procurando. La mano di Gianfranco si arrese solo per alcuni istanti proprio ...