Il signor f. - Racconti Erotici

Il signor f.

... intanto si è bagnato le dita di saliva e mi accarezza il clitoride, così al dolore si affianca un piacere prepotente che presto prende il sopravvento e mi fa gridare. Con le mani mi apro di più, le unghie penetrano nella carne. Sempre più forte, sempre più veloce, tutto si confonde, mi sembra che il suo cazzo mi arrivi al cervello, sento che sto per impazzire di piacere e quando sento che anche lui sta per venire non posso fare a meno di gridare. "Si. Prendimi. Spaccami. Sono la tua puttana, la tua troia, fammelo sentire, voglio che tu mi apra in due, fammi il culo, così, ancora, così...." L'orgasmo è fortissimo e simultaneo al suo, lo sento che mi inonda in un ultimo spasimo, gridando. Restiamo così, sudati e ansimanti per un tempo che mi sembra interminabile. poi lui si riscuote, si riveste con la consueta freddezza. "Bene, G., apprezzo la sua buona volontà. Per oggi basta così, continueremo quando sarà necessario. Può andare." La porta si chiude con un piccolo tonfo, fuori comincia a piovere.

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