1. La manager e il suo giovane Padrone - capitolo 3


    Data: 11/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... come un peperone maturo e tremante. Di piacere. Non sapeva neanche lei come fosse finita lì, si vergognava come una bambina, ma, doveva ammetterlo, stava godendo irrefrenabilmente. il suo giovane sottoposto la stava penetrando e la sbatteva come una bambola di pezza e lei non poteva far altro che gemere ed emettere gridolini di piacere. – Basta, basta, potrei essere tua madre… sì, sì, non ti fermare… spaccami… oh dio come è bello. Non sapevo che potesse essere così… - E prima, quando Valeria l’aveva baciata sulla bocca e poi l’aveva trascinata per terra e poi le aveva aperto la camicetta, slacciato il reggiseno e baciato e succhiato i capezzoli fino a farli diventare duri come biglie di vetro. E non era finita, quella stupenda ragazza le aveva abbassato le mutandine e l’aveva leccata lì. Dove nessuno l’aveva mai fatto. Lei dapprima aveva stretto le cosce vergognandosi, ma quando lei l’aveva pizzicata tra le cosce e l’aveva morsa sulla fica si era arresa singhiozzando di vergogna e poi di piacere. Aveva goduto come una pazza, ma era stato niente in confronto a quel cazzo duro e impietoso che ora la stava fottendo come se fosse un martello pneumatico. Lui non aveva nessun riguardo, la sbatteva e la mordeva, l’accarezzava e la sculacciava, ancora vestita, ma con tutta la biancheria sparsa per il pavimento e le calze strappate. Si sentiva una puttana ed una troia, si vergognava, ma spingeva decisa il bacino contro i colpi di maglio che impietosi si abbattevano su e dentro di ...
    ... lei. Poi lui la prese in braccio delicatamente e la portò a letto. Intervenne Valeria che la spogliò e lei da quel momento non disse più niente, nessuna protesta e nessun incoraggiamento. Voleva scappare ed allo stesso tempo restare. Voleva chiudersi ed aprirsi. Lasciò che facessero di lei quello che volevano. E furono bravi, eccezionalmente bravi. Nessun centimetro del suo corpo fu trascurato. Ricevette baci, carezze, pizzicotti e succhiotti dalle unghie dei piedi alla cima dei suoi capelli che furono scompigliati, tirati e infine accarezzati. Lei gemeva e mugolava, non poteva farne a meno. Si lasciò fare, il suo corpo era caldo, gonfio, i capezzoli ritti, la fica un torrente in piena. Fini tra i due e continuò a godere come una bagascia. Si sentiva una cagna in calore, ne voleva sempre di più, fino a quando sfinita dalle emozioni e dal piacere, dopo l’ennesimo orgasmo, non si addormentò. Si svegliò all’alba, i due ragazzi dormivano alla grande, li osservò, erano bellissimi, una coppia stupenda e… diabolica. E dire che all’inizio le erano sembrati così innocenti. Due demoni. Si sentiva tutta rotta, ma fisicamente stava bene e si sentiva viva come mai prima di allora. Raccolse le sue cose sparse per tutta la casa, si rivestì ed andò via. Ebbe un lungo week end per meditare, per abbattersi ed esaltarsi, per andare all’inferno e ritornare in paradiso. La sua vita era stata stravolta, doveva riprendersela. Lunedì mattina arrivò presto in ufficio, anche più presto del solito. Lei ...