1. La manager e il suo giovane Padrone - capitolo 3


    Data: 11/11/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti

    ... arrivava sempre prima di tutti e quella mattina ancora prima. Era uscita di casa che era ancora buio, quella notte praticamente non aveva chiuso occhio. La domenica era stata tremenda, si era resa finalmente conto di quello che era successo, non poteva negarsi che le era piaciuto, ma tutta l’immagine e la personalità che si era costruita in quegli anni ne era uscita a pezzi. Non l’avevano forzata, magari l’avessero fatto, ora avrebbe potuto considerarsi una vittima. No, l’avevano sedotta, forse avevano approfittato che era un po’ brilla, ma niente di più. Valeria diabolicamente, era lei la mente ed il motore, più ancora che Giulio l’aveva piano piano eccitata con i complimenti e con leggere carezze, con qualche affettuoso e innocente bacetto. Sembravano solo piccole e piacevoli attenzioni, teneri gesti di amicizia e cortesia, fino a quando carezze e baci non erano diventati più audaci ed espliciti e lei si era ritrovata con la lingua di lei che penetrava nella sua bocca. La lingua, una padrona che le stava succhiando l’anima mentre le sue gambe cedevano, non si reggevano in piedi e la ragazza ne approfittò per aver piena ragione di lei portandola ad un parossismo di eccitazione che mai aveva provato, che non pensava neanche che fosse possibile. Quando Maria aveva visto i capezzoli e la fica inanellati della ragazza era rimasta allibita, ma neanche lontanamente aveva tratto qualche conclusione, se non quella più banale: la moda del piercing, una moda estrema per quella ...
    ... giovane ragazza per altro assennata ed in carriera. Poi era arrivato lui e lei si era arresa. Totalmente e senza condizioni. Quel ragazzetto l’aveva sbattuta divinamente. Non che Maria avesse molti termini di paragone, gli unici precedenti erano molto lontani ed erano stati con un ragazzo suo coetaneo impacciato e frettoloso anche se entusiasta. Anche questo era un ragazzo, ma il paragone finiva lì. Giulio era a volte timido, ma quando fotteva era sicuro per non dire prepotente e comunque sapeva come far godere una donna. L’aveva presa in tutti i modi ed in tutti i buchi, per molto, molto tempo. Sì, lì dietro aveva perso la verginità, a 40 anni. Alle nove precise lo chiamò in ufficio. Lui entrò e chiuse la porta alle sue spalle, per nulla contrito anche se non sapeva cosa aspettarsi, anche se immaginava che lei si era pentita, però non sapeva come avrebbe reagito. Non era stato invitato ad accomodarsi e rimase in piedi, d’altra parte anche lei era in piedi e gli voltava le spalle, guardava fuori dalla finestra, una giornata grigia di metà ottobre. - Quello che è successo nella notte tra venerdì e sabato… - la voce era lieve e monotona, lei parlava guardando fuori, senza manifestare emozioni, ma le parole non erano facili da trovare. Giulio non l’aiutava, non diceva niente. - Quello che è successo l’altra notte– ricominciò Maria, - non si ripeterà più. – Poi continuò – sarebbe meglio se lei andasse a lavorare in un'altra direzione, ma lei è in gamba e se la trasferissi da qualche ...