All'Università
Data: 12/11/2019,
Categorie:
Sensazioni
Autoerotismo
Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu
Sono all'università per assistere ad una delle ultime lezioni prima della sessione di esami. Siamo tutti stanchi morti, eppure sappiamo che manca ancora un'ultimo sforzo, malgrado lo stress e il caldo.C'è l'aria condizionata ma un sottile velo di sudore mi vela le tempie e parte della fronte.Ho i capelli raccolti in coda e un vestito nero non scollato che mi arriva pochi cm sopra il ginocchio lasciandomi le braccia scoperte. Ai piedi indosso scarpe a stiletto anch'esse nere. Sono truccata poco, per nulla sulle labbra, un po'di mascara e matita che quasi non si nota sugli occhi. Non amo esagerare se non in occasioni particolari. Ho una bottiglia di acqua fresca davanti a me, l'ho appena acquistata dal distributore. Il solo contatto con essa mi reca un brivido. La appoggio alle labbra e bevo avidamente.La lezione non è noiosa in sé, anzi: il professore è coinvolgente e preparato, ma qualcosa mi distrae anche se sulle prime non riesco a percepire esattamente cosa.Mi sistemo meglio sulla seduta lisciandomi il vestito. Mi sta proprio bene, penso, semplice ed elegante. In tanti mi hanno guardata quando sono entrata la mattina stessa, ricordo con una punta d'imbarazzo.Allungo le gambe divaricandole impercettibilmente. Avrei voglia di togliermi le scarpe per lasciarmi a piedi nudi. Amo stare scalza appena posso. Mi dà una sensazione di freschezza davvero piacevole.Mi devo correggere, vorrei togliermi tutto.Una ben nota sensazione di calore mista a lieve ...
... formicolio mi scuote risalendomi dall'inguine. Mi sto eccitando. E' capitato altre volte ma in quei casi mi concentravo sulle lezioni e, quantomeno, aspettavo di tornare a casa per soddisfare i miei desideri.Ma questa volta è tutto più subdolo e impellente, complice il caldo, la sensualità dell'estate e il fatto sia poco vestita.La mia mano con finta casualità preme un poco all'altezza del pube. La risposta automatica è un brivido di piacere che m'impone di proseguire. Ma non posso! Sono al centro di un'aula scolastica ad anfiteatro. Devo contenermi.Bevo ancora qualche goccia d'acqua quasi a raffreddare questi bollori ingestibili.Quindi, approfittando di una domanda sciocca che una collega ha posto al professore, mi specchio col cellulare. Non avrei dovuto, non avrei davvero dovuto.I miei occhi color nocciola sono davvero luminosi e intensi. Sarà forse la luce ma mi paiono più brillanti e chiari del solito, quasi tendenti a sfumature dorate. Ammiro le mie labbra ad arco di Cupido, le dischiudo lievemente, le guance sono un poco arrossate, mentre l'incarnato presenta un accenno di abbronzatura, così come le spalle e le guance, grazie al precedente week end al mare. Adoro i lineamenti del mio viso: sono delicati, angelici, mi dicono tutti, ma, al tempo stesso, riverberano una femminilità e una sensualità voluttuosa e potente. Credo mi si possa leggere in viso quando ho un desiderio che mi attanaglia.Perché ho così voglia, mi chiedo? Non ho fatto l'amore col mio fidanzato ...