1. All'Università


    Data: 12/11/2019, Categorie: Sensazioni Autoerotismo Autore: dealuce, Fonte: RaccontiMilu

    ... sospetti" "Ok, ma tu inizia ad andare in questo benedetto bagno, poi deciderai cosa ti va di fare".Eccitata da questo dialogo interiore che mi mostrava sistematicamente i risvolti più allettanti di ciò che avrei potuto e voluto fare, silenziai tutte le ragioni contrarie e prendendo la mia ampia borsa a tracolla mi incamminai giù per le scale che portavano alla porta. Sentii non pochi sguardi su di me, ma feci finta di nulla. Sono certa arrossii un poco. Sicuramente divenni quasi paonazza quando il professore mi apostrofò: "La lezione non &egrave di Suo gradimento?"-"No, si figuri, ma purtroppo ho un impegno non rinviabile" ebbi la prontezza di rispondere senza quasi guardarlo negli occhi. "Non si preoccupi, Lei non &egrave mai mancata ad una mia lezione e stavo per avviare solo un veloce riassunto del corso per cui nulla di nuovo. Arrivederci" "Arrivederci professore" riuscii a rispondere a bassa voce mentre aprivo la porta.Finalmente sono fuori.Quasi correndo raggiungo i bagni delle ragazze. "Fa' che li trovi vuoti, ti prego fa'che li trovi vuoti". Con mio disappunto noto c'&egrave un'altra ragazza. La classica nerd con gli occhiali e qualche brufolo. Alta come me, fisico asciutto, peccato si valorizzi poco, pensai. Si sta lavando le mani. Mi avvicino anch'io al lavabo fissandomi allo specchio. Ho assunto un'aria languida che mi dona un nonsoché di torbido e sconvolgente da un punto di vista erotico. La nerd non si spiccia, si guarda allo specchio come fosse un'Afrodite ...
    ... sembra non avere fretta. Io stessa fingo di prendermela comoda, anche se ho urgenza di mettermi le mani addosso. Malgrado il sangue mi ribolla nelle vene, con calma affettata, prendo una salvietta, la bagno di acqua fresca e me la passo su tempie e fronte. Finalmente, rimango sola. Se nessuna mi vede entrare, penso, nessuna s'insospettirebbe se rimanessi chiusa in bagno per un certo lasso di tempo. Anzitutto constato che il bagno era pulito. "Almeno le nostre rette servono a qualcosa" rifletto ironicamente. Sono sola, sola, e potevo dedicarmi a me stessa, esclamo trionfante tra me e me.Per prima cosa premo la mano destra sul pube, come ho fatto in aula, ma soffermandomi, indugiando con lascivia. Quindi la mano galeotta scava sotto il vestito ed entra a contatto col tessuto del mio slip brasiliano di pizzo blu. Era già zuppo dei miei umori. Rapidamente me lo sfilo riponendolo dentro la borsa. Sono piacevolmente frastornata dall'odore del mio nettare che permea l'aria. Per un attimo vengo terrorizzata all'idea che, se mi toccassi, chi userà il bagno dopo di me saprebbe cosa sono stata intenta a fare. Mi risolvo per far finta di nulla e procedo..Mi slego i capelli lasciando che ricadano ovunque. Mi trovo più selvaggia così e il momento lo richiede. Alzo il vestito fino all'ombelico e finalmente scorgo il mio pube depilato fatta eccezione per un ciuffetto sul monte di Venere. Non posso attendere oltre. Inizio a circuire l'area attorno alla clitoride. Sono così rapita da me stessa e ...
«1234...7»