1. Un cenno d'intesa


    Data: 13/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... provocarmi con quegli sfioramenti e con quegli sguardi che sembravano accidentali, ma che casuali non erano per nulla. E poi il primo bacio, un incendio divampato e non più governabile, mi ricordo che eravamo in riunione nell�ufficio del responsabile e tu non mi toglievi gli occhi di dosso per un istante. Io m�incantai nella presentazione della relazione, avvertii un comportamento da frescona e da ingenua adolescente, distratta e completamente sbadata dalla sensazione fisica dei tuoi occhi sulla mia pelle, ricordo molto bene che arrossii vistosamente e tu mi sorridesti partecipe, come se conoscessi già i miei focosi, indecenti e spudorati pensieri, che in quel momento attraversavano la mia testa scompigliandomi notevolmente.Appena terminata l�assemblea, argutamente con un vago pretesto, tu mi rincorresti frettolosamente nel reparto non concedendomi neppure il tempo di conversare, perché le tue labbra già ben incollate assaporavano amabilmente le mie. Io ti cercavo, la chiusura lampo delle tue braghe era spalancata, il tuo cazzo non molto grande però robusto, era duro e svettante, giacché reclamava la sua razione per dimostrarmi quanto intensamente mi desideravi. In quell�occasione mi strappasti i collant e spostando le mutandine mi scopasti infilandomi il tuo cazzo con furia proprio lì, sì, appoggiata alla scrivania come un indemoniato uscito di senno, senza più la capacità né l�idoneità d�attendere oltre, ebbene sì, una manciata di minuti dove la lussuria imperò oscenamente ...
    ... autonoma e libera sconquassando entrambi. Dopo ci guardammo increduli, scioccati e sconvolti, però incredibilmente contenti e sorprendentemente soddisfatti. Da quella volta, fra di noi &egrave sempre stato così, un richiamo arcaico, un segnale innato ancestrale, con quella carnalità intemperante e quella lussuria sfrenata ed eccezionale, fantasiosa e impossibile da contenere. Al presente io mi ridesto sennonché da quegli incantevoli ricordi, perché lo squillo del cellulare mi distoglie spezzando quegl�incantevoli pensieri, dal momento che l�eccitazione m�assale invadendomi nuovamente nel riconoscere il tuo numero. Io attendo trepidante: tre sono gli squilli, il nostro segnale stabilito, un simbolismo del nostro codice segreto: mi vuoi? Tre squilli di risposta: ti voglio.Io mi preparo lisciandomi la gonna, afferro da sopra lo scrittoio un plico di documenti da consegnare in direzione, un�esauriente giustificazione per la mia fuga, in tal modo m�avvio con passo sicuro fuori dalla succursale. In seguito cammino per il corridoio sorridendo ad alcune colleghe che parlottano accanto alla macchina del caff&egrave procedendo rapidamente verso il secondo ascensore. In questo preciso istante capto l�emozione scorrere nelle mie vene al pensiero che fra poco saremo di nuovo assieme, io so che tu m�aspetti lì all�ultimo piano, perché mi condurrai in un luogo appartato e impensato che hai peraltro individuato da tempo per noi due, giacché l�idea del repentaglio che ci possano vedere e in ...