1. La donna della mia vita


    Data: 13/11/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: pam26, Fonte: EroticiRacconti

    Buona parte delle vacanze estive le avevo trascorse a casa affrontando lo studio dell’analisi matematica, l’incubo di ogni studente di Ingegneria, intervallato dalle poche ore trascorse con Virginia. Eravamo insieme da poche settimane, ma abbastanza per capire che Virginia fosse tale di nome e di fatto. Non che io avessi un passato da lupo mangiatore di donne, anzi, ero decisamente impacciato e imbottito di sani principi, tanto da rifiutare l’occasione che mi si era presentata quasi contemporaneamente all’inizio della storia con lei. Angela. Angela era una ragazza del sud. Piccolina, ma ben proporzionata, pelle ambrata e capelli corvini, labbra sottili, eppure voluttuose. Molto diversa da Virginia. Mi aveva girato attorno per un po’, poi visto che ero tutto preso dal mio nuovo amore, aveva un fatto un passo indietro. In realtà non mi era indifferente, tra l’altro il corpo sottile possedeva un seno decisamente prorompente, che mi faceva sognare. Più di una volta mi ero trovato a pensare come avesse i capezzoli e come sarebbe stato vederla completamente nuda davanti a me. Ma oltre a qualche gioiosissima sega in suo onore non ero stato capace di far meglio. Tanto più che nel frattempo avevo conosciuto la mia attuale ragazza e avevamo iniziato a frequentarci. Virginia era la tipica ragazza di paese, di quelle che ormai non ci sono quasi più. Seria, pudica, fisico acerbo, un poco abbondante sui fianchi, bel visino. Mi aveva attratto proprio per quest’ ultimo e per gli occhioni da ...
    ... cerbiatto che mi stregavano. Poche fiamme, piuttosto un far coppia ragionato e mirato al vissero per sempre felici e contenti. E le cose sarebbero andate avanti così se non fosse che Angela aveva una sorella maggiore, Caterina. Non assomigliavano particolarmente, ma possedevano alcune parti anatomiche piuttosto simili, anche se non proprio uguali, ed erano legatissime. Più e più volte lei aveva sponsorizzato la sorella con me. Quell’anno parte della compagnia partì per il campeggio mentre io e pochi altri rimanemmo in paese con l’accordo che saremmo andati a trovare i più fortunati almeno la domenica successiva per trascorrere una giornata rilassante. Ci mettemmo in viaggio quindi di buona mattina con la scassatissima UNO del mio amico Luca fino alla località dove erano montate le tende. Lui era uno di quei tipi che non vanno per il sottile e, pur di prenderne, sono disposti a qualsiasi compromesso. Era anche uno dei cardini del gruppo, in grado di tenere banco per una serata intera facendo divertire tutti. Non feci caso quindi alla sua allegria che, per quanto ho spiegato, non era insolita. Virginia sedeva immusonita. Non sopportava Luca e ancor meno le sue battute cameratesche che giudicava volgari e stupide. Arrivammo così dopo tre ore di viaggio non proprio tranquillo tra le battutacce di Luca e gli sguardi seccati di Virginia. Il campo era formato da ben quattro tende tra grandi e piccole. Una canadese era occupata da franco e tina una coppia “storica”, un’altra, la più ...
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