Viaggio ad Hanin
Data: 16/11/2019,
Categorie:
Voyeur
Autore: Andrea E Lin, Fonte: EroticiRacconti
Viaggio in Cina Quello che sto per raccontarvi è una storia vera capitata in occasione di un viaggio in Cina, per l'esattezza ad hanin. Un'isola al largo del Viet Nam dove abitano i genitori dei miei suoceri. Questo è il prologo, adesso vado a raccontare. Agosto di 5 anni fa, avevamo predisposto Lin ed io un viaggio in Viet Nam, Hanoi per la precisione. Cinque giorni prima della partenza Lin come suo solito fare quando vuole qualche cosa mi si avvicina, e come una gatta pronta a fare le fusa mi dice: amore guarda che avrei intenzione di fare un piccolo cambiamento al giro previsto. L'avere intenzione per Lin significa che aveva già deciso. E quale sarebbe? Chiedo io, niente di che mi risponde. I miei nonni sentendo prossima la morte vogliono trascorrere qualche giorno con tutta la famiglia, figli e nipoti inclusi. Lin ma dove cacchio si trova questa Hanin?, risposta: non è molto lontana, a due passi dal Viet Nam. Che culo rispondo, quindi?, quindi scendiamo ad Hanoi prendiamo un volo per Hanin e siamo ospiti nella casa dei nonni. Lin ma quelli se non ricordo male abitano in campagna, in una zona rurale, il nulla attorno. E dai mi dice, che ti costa farlo per alcuni giorni, è l'ultima volta che li vedo. Dopo un po' di altre discussioni decido di assecondarla. Da premettere che mai ero stato nell'entroterra della Cina, mi ero sempre limitato alle grandi città, mai ai paesi rurali. Perplesso e dubbioso partiamo. Arriviamo ad Hanoi, e dopo 5 ore volo per Hanin. Arriviamo intorno ...
... alle 14.00. Noleggiamo un'auto, un pick up, perchè già sapevo che dovevo far provviste. Visitiamo un mercato, e acquistiamo vettovaglie che sarebbero bastati a una spedizione di sherpa. Ci sciroppiamo quasi 500 Km tra risaie, colline, fiumi e paesini, finalmente arriviamo in questo villaggio, sono buono a chiamarlo villaggio. Ero distrutto. Troviamo, e non ci voleva molto a trovare la casa dei nonni, perchè spiccava rispetto alle altre. Era piò occidentale grazie alle rimesse generose dei genitori che a loro volta erano stati aiutati dalle figlie e dai generi. Troviamo non meno di 20 persone ad attenderci, zie, nipoti, cugini e altri il cui albero genealogico era incerto. Dopo tanti saluti, non ricordavo nemmeno un nome o un grado di parentela. Lin dico, io sono distrutto, indicatemi la stanza che devo andare a dormire o crollo a terra. Entriamo in casa, una stanza era adibita a nostra camera da letto. Arredamento di un minimal che più minimal non si poteva, 4 stuoie per terra, una specie di armadio, e un altro mobile. Stop. Nemmeno una sedia. Posiamo le valige, chiedo il bagno per una doccia. Mi viene indicato. Tralascio i particolari. Mi faccio una doccia, vado in camera mia, srotolo la zanzariera, e mi accascio come se mi avessero fulminato. Dopo 14 ore filate di sonno mi sveglio che erano le 10.00 in un mare di sudore. Un caldo bestiale, umido. Nessuno accanto a me. Trovo su una valigia un biglietto di Lin, era andata con i nonni a fare delle compere in un paesino vicino. ...