Quel locale, quella sera...
Data: 17/11/2019,
Categorie:
Etero
Autore: ElisaSegreto
Allora, c�è questo locale di cui non vi dirò nulla, se non che è piccolo, raccolto, ma piuttosto incasinato. Ci si ritrova per stare insieme, le solite cose. Sì, lo so che non si inizia un racconto, per quanto autobiografico, con un �allora�, ma datemi tregua, lo sto scrivendo per sfogarmi.Mi chiamo Elisa, sono di Milano e ho avuto un solo ragazzo fisso nella vita. Se avrete voglia di saperne di più, c�è una confessione qui su Milu che parla del mio rapporto con lui. La mia seconda storia la sto avendo con una ragazza: lei è fantastica, e la amo da morire.Ma quella sera di gennaio lei non c�era. Ero in questo localino, l�avrete capito, e� ora provo a raccontarla quella serata, perché ne ho bisogno.Sono a un tavolo di legno, sapete, quel legno grezzo dei tavolacci dei locali tipo pub (non vi dico che era un pub!), roadhouse e compagnia bella. Alzo la testa e vedo questo tipo. Lo noto perché mi sta evidentemente fissando. Di solito essere fissata mi innervosisce, ma nessuno se n�è accorto, tranne me, e provo una vena di sana vanità. Non sono molto alta, e non ho un gran seno, ma ai ragazzi piaccio abbastanza, anche se la mia fama di verginella (anche se tutti sanno che non lo sono più) scoraggia gli approcci spavaldi.Questo mi fissa di brutto. Allora decido di giocare. E lo fisso anche io. Sono stronza, lo faccio protetta dallo scudo degli amici che sono con me al tavolo. Nelle due ore successive lui prova a distrarsi, ma ripetutamente torna a ...
... fissarmi. Io lo ignoro per lunghi tratti, ma poi lo fisso negli occhi con ostentazione. Mi passo le mani nei capelli, lunghi e lisci, lo guardo e fingo di rosicchiarmi le unghie. Mi diverto proprio� se quello crolla e prova a venire al mio tavolo, farà la figura del fesso perché nessuno dei miei amici crederà mai neppure lontanamente che io possa averlo provocato.Un po� di casino nel locale. Gente che si alza, va e viene. Gente brilla. Lo cerco� cazzo, se n�è andato! Beh, spero di averlo tirato scemo! E� tardi, e la coca e la birra fanno effetto, così vado a fare pipì. Fatta (tutta) attraverso il locale insieme alla mia amica M., perché noi ragazze si va sempre a fare pipì insieme, e questo voi maschietti lo sapete bene!Ma M. me la perdo, perché viene intercettata da un amico che sta andando al bancone. Solo adesso mi accorgo che il tavolo dello sconosciuto con cui ho giocato� è ancora occupato dai suoi amici. S�erano alzati per fare qualcosa, magari pure loro pipì? Resto un attimo allibita, perché mi rendo conto che lui potrebbe essere ancora lì, ed io sono� sola. Scruto ma non lo vedo. Mi volto, per vedere se è dietro di me, e il cuore mi si ferma. Lui è lì, ad un metro da me, che mi fissa. Restiamo congelati a guardarci.Ci sono momenti nella vita in cui si fanno cose che non penseremmo mai di fare. Io ho sempre avuto questo sogno erotico, sapete, del fatto di essere� stuprata da uno sconosciuto. Ma è solo un sogno, nulla più. Proprio al mio fianco ...