1. Come due complici


    Data: 17/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    ... realmente che cosa. Di certo, in quel frangente non era il periodo migliore per distinguere e per riconoscere nuove emozioni.Michele arrivò, lei lo vide mentre parcheggiava la motocicletta alla base della scalinata e scese per salutarlo avvertendo un lieve imbarazzo nel saluto, forse non come aveva immaginato, sennonché tra di loro s�aprì rapidamente una genuina e sincera comunicazione, libera, serena, senza doppiezze né falsità, priva d�insolite barriere. In seguito entrarono nel museo cominciando a gironzolare attraverso le sale piene di quadri, di dipinti, di statue d�ogni sorta, d�immagini del passato e del presente, alcune molto belle, altre indiscutibilmente orripilanti. Lei conversava con piacere, si sentiva distesa, dato che lasciava scorrere i pensieri come venivano, in quella tipica forma di schermaglia iniziale che si ha con le persone con le quali non ci si conosce un gran che, perché ci si racconta un po� di sé, della propria vita, così a pezzi come viene senza un filo conduttore né un nesso logico, dal momento che s�assemblano e s�uniscono tante immagini come vengono, insomma si declama e si recita a soggetto.Lui indossava per la circostanza un abito grigio scuro, poiché in ufficio vestiva elegante, però essenziale, non era un brutto ragazzo, giacché era colto, intelligente e stimolante, con tutto ciò lei non si era mai sentita attratta da lui almeno non come con Franco, per l�occasione mentre passeggiavano per le sale semi deserte lui le poggiò una mano ...
    ... sul fianco, bloccati davanti a un dipinto d�un meraviglioso tramonto sul golfo di Napoli. All�inizio lei reagì con un po� di fastidio, come se volesse togliergli la mano dal suo corpo, infine poi rimanendo ferma s�accorse che quel contatto sui suoi fianchi era palpitante e piacevole, dato che le diffondeva uno speciale turbamento trasmettendole una sottile emozione lungo la schiena. Lei non si ribellò, tutt�altro, lasciò che lui poggiasse liberamente la mano sui suoi fianchi avvolgendola da dietro con il suo braccio. Dopo camminarono ancora così mentre Michele iniziò impercettibilmente ad accarezzarle con le dita il fianco sulla pelle nuda, infiltrandosi sotto i lembi della camicetta leggera. Il brivido le risalì ancora più intenso lungo la schiena nel percepire quelle dita muoversi lungo il suo fianco, in quanto le piaceva visto che l�eccitava l�idea di quel posto con persone che ogni tanto passavano tra loro.Gioia produsse un lungo respiro, si rilassò ancora di più e s�abbandonò alla conversazione così piacevole tra una stanza all�altra, assaporandosi le sottili emozioni che le scorrevano lungo il corpo al contatto delle dita di Michele, poi come d�improvviso senza rendersene conto si ritrovò in una stanza più buia piena di strane opere moderne fatte di luci e di colori della penombra neanche belle da guardare, giacché in particolare era in piedi davanti a una di queste. Stava parlando, malgrado ciò non si rese conto che Michele era dietro di lei che l�abbracciava prima ...