Ballando il tango lV - Racconti Erotici

Ballando il tango lV

... stesso. Non posso nemmeno realizzare il tuo sogno perché io non sono libero, ho già la mia compagna che, giusto o sbagliato, a modo mio amo. Non posso essere la tua fiaba, il tuo principe azzurro perché non ne sarei capace. Quella fase l'ho superata dall'adolescenza, quindi fermati per favore. Non rendermi le cose più difficili di quanto non lo sono già". "Hai finito?!" ti chiedo guardandoti dritta negli occhi. Annuisci. "Ok, ho capito tutto, ma non mi interessa il tuo ragionamento. Io voglio te. I miei coetanei li trovo stupidi, insignificanti, non capiscono niente. Non sono capaci nemmeno di fare un discorso serio. Non mi piacciono. E' vero che io ti amo e mi fa piacere che tu lo abbia capito. Non mi interessa se hai una compagna. Non sono gelosa. Lo so che la tradisci e che non sei un santo, ma stavolta voglio che tu lo faccia con me". "Ma io non ti amo" mi interrompi. "Non importa. Il mio amore basterà per tutti e due. E' troppo grande, credimi". Mi guardi con dolcezza e mi baci le labbra bagnandomele della tua saliva. Sorrido mentre mi abbracci. Chiudo gli occhi compiaciuta. Di nuovo un risveglio brusco. "Alba, sono in ritardo. Devo andare ad un appuntamento, mannaggia a te!". Saliamo in macchina subito e ripartiamo a tutta velocità. In macchina ti guardo, ti accarezzo la mano che cambia la marcia. Non ti sottrai... sono di nuovo felice. Sul cruscotto trovo carta e penna, che uso per lasciarti il mio numero. "Chiamami quando puoi! - ti dico mentre scendo - Ti aspetto". Con passo svelto mi dirigo verso casa. Un sorriso raggiante mi illumina il viso. Sì, sono proprio felice.