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Il giudizio di paride - 4, la fuga
Data: 19/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad
... imbrattando di sborra pure lui. “Ci volevi tu, puttanella troiana, per farmi conoscere queste cose. – disse teneramente – E adesso sono cavoli tuoi, perché io non posso più farne a meno!” Poco dopo scivolarono silenziosamente nel bagno, si immersero nell’acqua fredda della vasca e stettero un pezzo a lavarsi e ad amarsi di nuovo, lontano dagli occhi di tutti, tranne che degli dei immortali. E arrivò il giorno della partenza. La sera precedente ci fu un banchetto d’addio e la notte, Paride convinse Menelao a passarla nel letto di Elena, quasi a rassicurarla, nel caso potesse aver nutrito qualche sospetto. Non appena l’Aurora divina tinse di rosa l’orizzonte, Paride lasciò la cittadella reale e Menelao lo accompagnò col suo seguito fino alla nave. Secondo le istruzioni ricevute, l’equipaggio aveva già tirato in mare l’imbarcazione. Paride salì a bordo e il Re andò con lui. Poi, tutto d’un tratto i vogatori misero i remi in acqua e la nave prese ad allontanarsi veloce. I guerrieri del seguito rimasero interdetti e si guardarono in faccia, aspettandosi di veder tornare Menelao da un momento all’altro. Ma quando videro la nave rimpicciolirsi sempre di più in lontananza: “I Troiani hanno rapito il Re!”, gridò qualcuno e subito inviarono messi a Palazzo per avvertire la Regina. Lo scompiglio fu grande: Elena ordinò di mettere subito in mare la flotta per inseguire i rapitori, ma Apollo li avvolse in una nuvola di nebbia e mandò un vento favorevole che li riportò felicemente in patria nel volgere di poche settimane. .