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Per G.
Data: 19/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Anonimo ma non troppo
... simbolicamente, al cornutone. Probabilmente non sapevi che anche tra gli invitati del matrimonio un paio avevano avuto modo di conoscere la sua figa ( a proposito, il fatto che si potesse infilare una mano dentro fino al polso non ti diceva niente?) e anche altri aspettavano fuori dalla chiesa per vedere non tanto lei ( che la conoscevano molto bene) ma la faccia del futuro cornutone. Quello che fece in quei decenni non è oggetto di questa lettera, in quanto non ne sono stato testimone. Ma il seguito si. Fin dal primo incontro fu tutto chiaro. Dovevo scoparla e basta. Viveva ancora nella casa che hai avuto modo di conoscere. Come fu abile in quei decenni a crearsi una nuova verginità nell’immagine. Moglie affranta dalle fatiche ma fedele, mamma premurosa e servizievole, donna delusa dalla vita. Le serviva solo un’ occasione. E quell’ occasione ero io. Cercavo solo una troia da scopare. Mi ha sempre intrigato scopare le vere porche in gruppo. Darci dentro come porci, ma in tanti. Riempire la puttana di turno in ogni buco. Tutti insieme. E se questa avesse avuto anche un marito ignaro sarebbe stata la perfezione! Ed eccola qui. Ritrovata. Seppur solo al telefono. Senza vederci. L’aperitivo fu sentirla in vasca la sera, il rumore dell’acqua dovuto allo sfregamento furioso del suo clitoride. Talvolta anche la voce del cornuto mentre la cerca dall’esterno della porta, Solo dopo qualche giorno l’incontro. Era scontato che avremmo scopato come porci. Meno scontato che da li a poche ...
... ore avrebbe scopato anche con un altro mentre io la sentivo godere nella stanza a fianco. Pum-pum-pum sentivo dall’altra stanza. Lei alla pecorina sul bordo del letto e lui in piedi. Anche lui come me qualche ora prima aveva impiegato solo qualche minuto prima di metterle il cazzo in bocca e iniziare una monta furiosa. Era tornata più vacca di prima! Con queste premesse era chiaro come avrebbe avuto seguito il rapporto. Solo sesso. Come porci. L’iscrizione a vari siti avvenne subito. Dopo il primo incontro. Io solo all’apparenza ero il compagno ma nessuno sapeva della mia esistenza. A parte ovviamente i frequentatori dei siti. In realtà l’ombra del cornuto aleggiava su di noi. In quel breve periodo non mi chiamava ancora amore ma solo per nome. Oppure porco. Quante volte mi giunse all’orecchio la sua frase si dai porco procurami cazzi, procurami cazzi. Era un mio compito. E mi eccitava parecchio. Obiettivamente la sua situazione non era l’ideale come libertà. Il marito e i figli sempre in mezzo alle palle e cambiare abitudini sarebbe stato troppo sospettoso. Nonostante tutto fu abile. In una settimana riuscii a trovarle ben sei cazzi nuovi. Di cui quattro (tutti insieme) al secondo incontro. La zoccola era scatenata. Finalmente cazzi, mi diceva, finalmente cazzi! Pensavo tutto io. Lei doveva solo salire in auto ad un ora prefissata. Nel colloquio preliminare che io avevo con il toro di turno la puttana si raccomandava di ricordagli alcune cose tra cui la prima sborrata ( la ...