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E mise ancora la mano dentro i suoi pantaloni...
Data: 19/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: RedTales
... quantità di sperma. Anche Giuliano era bagnato di sudore e appariva decisamente soddisfatto. Gli chiese se gli era piaciuto e rispose affermativamente. “Vuoi che ti faccia venire?” Gli sorrise. Così si abbassò e dopo averglielo toccato ancora, se lo infilò in bocca e gli fece uno dei suoi superbi pompini che terminò con uno schizzo. Ingoiò tutto e poi rallentò lentamente fino a fermarsi del tutto. “Piaciuto?” “Sei bravo.” “Tanta, tanta esperienza.” Il ragazzo gli sorrise aggiungendo che anche lui aveva fatto esperienza… In ogni caso si erano trovati bene, perfettamente in sintonia in quei ruoli opposti e avevano saputo darsi reciproca soddisfazione. Dopo il sesso si erano salutati dandosi appuntamento per un altro giorno, sempre li. Augusto pensò che non lo avrebbe mai più rivisto, ma si sbagliava. Già il pomeriggio successivo lo vide entrare nel bar. Il locale era vuoto e, senza dire niente, gli infilò una mano dentro i pantaloni. Con una leggera difficoltà si fece largo e, scostati gli slip, cominciando a palparlo. Un perentorio “mi piace toccarti” non lasciò spazio a rifiuti che, in ogni casso, non erano minimamente passati per la testa di Giuliano. Si girò solo per guardare se qualcuno li stesse osservando, ma non vide nessuno. “Non c'è nessuno.” “Anche se ci fosse...” “Mi lasceresti fare lo stesso?” “Si!” “Sicuro?” “Sicuro!” La mano toccava, accarezzava, stringeva, si spostava, soppesava le palle, strizzava la punta, faceva ...
... scorrere la pelle verso il basso e poi la tirava nuovamente su a coprire il glande. Continuò per una decina di minuti, fino a che non lo sentì ingrossarsi con decisione. Solo allora sfilò la mano. “Mi piace solo se è piccolo.” “Ma se lo lavori così è difficile...” “Vuoi scopare?” “Vuoi?” “Sempre pronto. Con un bel ragazzo come te poi...” Gli sorrise: “andiamo di la?” “Adesso sono solo… se entra qualcuno...” Giuliano fece un'espressione delusa che portò Augusto a prendere una rapida decisione. “Aspetta.” Raggiunse il bancone, scrisse rapidamente qualcosa su un foglio che appiccicò sulla porta dopo averla chiusa dall'interno. “Adesso possiamo andare.” Anche questa volta si spogliarono rapidamente ma si guardarono con più attenzione del giorno prima, come per scoprirsi… Ovviamente tutti e due erano consapevoli che il tempo era quello che era. L'uomo lo fece appoggiare piegato su una poltrona e, dopo essersi messo dietro di lui, cominciò a strofinargli il cazzo tra le chiappe. Appena fu abbastanza consistente si infilò il preservativo e sprofondò in quel sodo culetto. Questa volta Giuliano non restò in silenzio ma snocciolò una lunga serie di piccole frasi che lo fecero eccitare ancora di più. “Dio come ti sento… Oh… Fammi sentire troia… Che grosso… Si, li si… Ah… Dai aprimi tutto… Che bello… Mhh… Scopi da Dio… Dai fammelo sentire fino in fondo… Così, si, così...” Ci diede dentro con impeto, fermandosi solo dopo essere venuto. “Dio ...