1. Sadog - parte 1


    Data: 21/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: foxtied

    ... ogni volta che la casa era libera” mi dice sorridendo…
    
    “Si, ci sono tornato molte volte, imparando a legarmi al letto e sperimentando diverse posizioni sulle quali fantasticavo. Avevo sempre orgasmi molto intensi, ma poi iniziavo a desiderare di più: non mi bastava più legarmi da solo, volevo essere legato… ma a quell’età era impossibile, e poi non c’erano i mezzi che sono arrivati dopo il 2000… internet, gli annunci, i siti a tema… Al massimo c’erano le riviste” – “Quindi la cosa è andata a scemare?” – “Diciamo che sono poi diminuite le possibilità, la casa è stata venduta, gli interessi e le amicizie si sono consolidate, la prima ragazzetta e via così… Ho tuttora una vita eterosessuale normale, ma il mio lato nascosto è parte di me, come lo è stato in tutti questi anni”.
    
    “Quindi quando hai messo effettivamente in pratica le tue fantasie? Ovviamente i racconti sono immaginari, ma nella realtà come è andata?” – “I racconti sono molto di fantasia, ma c’è sempre un qualcosa di reale che mi piace inserire all’interno della narrazione; il primo vero incontro si è concretizzato nel 2006, con un uomo di Perugia che era attratto dai miei piedi, conosciuto su un sito di incontri sadomaso” – “E come è andata? Raccontami, sono curioso…”
    
    “Beh, diciamo che avevamo concordato di girare un video dove lui entrava in casa di notte, veniva nella mia camera da letto e mi narcotizzava per poi legarmi mani e piedi e imbavagliarmi.
    
    Tutto avvenne in un residence, e ricordo che già ...
    ... durante la preparazione ero molto eccitato e anche abbastanza nervoso, in finale ci conoscevamo da poco, anche se era una persona affidabile” – “Ti avrebbe comunque legato, essendo la prima vera volta era normale essere agitati…” – “Infatti… Ricordo che mi ero seduto sul letto per spogliarmi e mettere un pigiama, e lui volle togliermi le scarpe e i calzini per toccarmi i piedi nudi prima di iniziare a giocare… Mi eccitò molto sentire le sue mani che mi accarezzavano i piedi…” – “Se era un feticista è normale, te li avrà leccati, immagino…” – “Si, me li leccò tra le dita per un po’… poi mi lasciò spogliarmi e prepararmi per il gioco. Messo il pigiama mi sono sdraiato sul letto, lui ha spento la luce e chiuso la porta, per simulare l’intruso notturno. Entrò con una torcia, proprio come un ladro… ho ancora quelle riprese video, anche se in quegli anni la tecnologia non era certamente al livello di oggi” – “E come è andata avanti la cosa?” – “Ha finto di narcotizzarmi, premendomi un panno imbevuto d’acqua sulla bocca, al buio, con la torcia poggiata su un comodino… io ho simulato di perdere i sensi, poi lui ha preso diversi pezzi di corda nera e ha iniziato a legarmi: prima i polsi, dietro la schiena, poi le braccia e infine ginocchia e piedi. Mi era diventato durissimo, l’avevo immaginata tante volte quella situazione e finalmente si stava concretizzando…” – “Eri preoccupato?” – “Non lo nascondo: lo ero… sentirmi legato senza avere stavolta la possibilità di liberarmi, mi eccitava ...