Sandra
Data: 23/11/2019,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Spiccecco
SANDRA Da quando avevo avuto quel maledetto incidente che mi aveva quasi ucciso, ero ingessato in molte parti del corpo e potevo stare solo su una poltrona particolare su cui dovevo anche dormire. L’assicurazione mi aveva elargito solo un anticipo e la mia guarigione a detta dei dottori non sarebbe stata vicina. Prima dell’incidente, facevo il fotografo, ma non potendo momentaneamente lavorare, avevo permesso a mia moglie Luciana, laureata in psicologia, di fare un corso di specializzazione per assistente sociale per poter guadagnare qualche soldo, una volta finito il corso. Il corso la impegnava tutto il giorno, pertanto io rimanevo spesso solo in casa, se si esclude qualche ora, al mattino, durante le quali, Olga, la signora che mi aiutava, mi puliva, e mi preparava da mangiare. Quando ero solo, spesso mi affacciavo alla finestra con un binocolo installato su un cavalletto, e scrutavo l’edificio davanti, e le tante persone che ci vivevano. Mi sembrava di essere il protagonista del film di Hitchcock “La finestra sul cortile”. In più avevo a disposizione un computer che potevo manovrare benissimo con le mani che avevo libere. La maggior parte del tempo, dormivo, oppure cercavo film porno al computer soddisfacendo la mia voglia di sesso masturbandomi. Data la mia posizione sulla poltrona, non potevo nemmeno provare a fare all’amore con Luciana e questo mi preoccupava, perché dal momento dell’incidente, da tre mesi, non avevamo fatto più sesso e, nonostante non me lo facesse ...
... notare, ero certo che mia moglie ne sentisse la mancanza. Una volta, glielo chiesi, ma lei mi guardò molto affettuosamente e mi confessò che avrebbe resistito senza problemi e che non mi dovevo preoccupare. Mi ricordo che in quella occasione mi tirò fuori il cazzo e mi fece un bel pompino facendomi godere in breve tempo. Era sempre stata molto brava a succhiarlo fin da quando eravamo fidanzati ed anche quella volta dimostrò la sua grande abilità. Da un po’ di tempo Luciana arrivava a casa sempre più tardi e sempre stanca. Io le chiesi il motivo e lei mi disse:”Ho finito la parte teorica del corso ed ora affianco molte volte delle operatrici per acquistare maggiore esperienza. Anzi – proseguì – sempre più spesso non tornerò a pranzo, ed è per questo che ho bisogno di chiederti un favore. Il tuo laboratorio è vicino alla sede in cui lavoro e mi sarebbe di grande aiuto se potessi usufruirne per riposarmi durante la pausa pranzo. “Non c’è problema – le dissi – è completamente inutilizzato quindi è a tua disposizione. Stasera telefono all’agenzia che si occupa delle pulizie e, quando tutto sarà in ordine, potrai entrare quando vuoi. C’è un grande divano che si può trasformare in un comodo letto, dove potrai rilassarti ed anche un buon impianto di allarme, ricordati di inserire la password quando entri e quando esci”. Una cosa avevo tralasciato di dirle. Poiché nell’area c’erano stati alcuni tentativi di furto, io avevo integrato il sistema di allarme con un sistema di videocamere ...