1. Cugina Padrona 1


    Data: 24/11/2019, Categorie: Incesti Autore: Scrittore, Fonte: EroticiRacconti

    ... invitò ad entrare nella sua stanza, io ero istintivamente predisposto a non fare dell'episodio appena trascorso un caso, e pensavo di dirle del torneo di bigliardino, ma lei era accesa di malizia, sorrideva un poco beata, e non mi fece parlare: "Sei contento?", mi chiese, "adesso mi hai visto il sederino...". Sorriso. Io balbettai qualcosa, tipo delle scuse e dei rimproveri [non avrebbe dovuto spogliarsi con la porta aperta]. Nadia: "Ti piace?". Io risposi "certo", e credo di essere diventato rosso come una susina. Nadia: "Giorgio", il suo ragazzo, "dice sempre che è grandioso!". Io non dissi nulla. Mia cugina allora prese della biancheria dal letto, e per riporla nella cassettiera, in basso, si chinò di nuovo porgendomi il sederino: "Sai, Giorgio me lo lecca!". Disse questa cosa, e torse il collo per ficcarmi il suo sguardo malizioso nel cervello! Io dissi: "che schifo!"; ero rossissimo in viso, imbarazzato, e dopo avere farfugliato del torneo di calcio balilla, me ne andai in preda ad una disperazione acuta. Non avevo mai pensato alla possibilità di leccare il sedere di Nadia. Ma niente adesso mi sembrava più eccelso dello sguardo di mia cugina, mentre un ragazzo le leccava il sedere... Il giorno dopo mi trovano al buio con lei nel lettone dei suoi genitori - lo avevo desiderato per un anno, ma adesso guardare e masturbarmi mi sembrava una cosa ridicola... Altri quel culo lo avevano tastato, lo avevano leccato.... E rimanevo immobile a guardare il soffitto... Mia cugina ...
    ... allora mi abbracciò, e poggiò il suo viso sulla mia spalla... La cosa meravigliosa, la vera scoperta di quel pomeriggio fu scoprire l'odore del fiato di Nadia che sentivo a tratti... Ma poi mi accorsi che il suo seno premeva sulla mie braccia, tossii, e mia cugina iniziò a parlare con voce sensibile, musicale ma un poco soffocata, che era il segno di una estrema confidenza... Mi raccontò la sua prima volta, di come fosse stata banale, poco dolorosa e sbrigativa... Il suo racconto fu leggero ma particolareggiato, lo dipanò lentamente, e quando disse che Giorgio mi assomigliava tanto, perchè pure lui adorava il suo "culetto", iniziò a carezzarmi il petto... Il mio primo moto fu di rabbia; che ne sapeva lei della mia adorazione del suo sedere? Come si permetteva di darlo per scontato e dirmelo? Non le avevo detto che leccarle il sedere mi avrebbe fatto schifo? E perchè lei leggeva nei miei pensieri ed io non leggevo nei suoi? Mi sentivo impotente, ed ero immobilizzato: la mano di Nadia carezzava dolcemente, e segnava come dei cerchi sul mio petto, e si spingeva fino al mio ombelico. Poi si fermava. Ed io soltanto in quei secondi di pausa percepivo il benessere del suo massaggio che veniva d'un tratto a mancare... E pensavo "stronza continua", e poi mi arrabbiavo con me stesso per la mia ingenuità, ed anche mi sentivo inadeguato, non sapevo cosa dire... Poi Nadia prese dei peletti del mio petto tra le dita, riprese un poco a massaggiare, mi raccontava di come Giorgio le fosse venuto ...