1. Il mio ginecologo


    Data: 25/11/2019, Categorie: Etero Autore: Lucciola fra le mani, Fonte: EroticiRacconti

    Erano ormai trascorsi oltre tre mesi dalla visita ginecologica. In questo tempo avevo eseguito diligentemente le raccomandazioni del dottore. Avevo acquistato il prodotto che mi aveva prescritto è appena ne avevo il tempo mi massaggiavo. Non ho mai pensato di averne realmente bisogno, ma comunque male non faceva anzi ne traevo sommo piacere. Confesso che ero impaziente di farmi "visitare" di nuovo, ma questa volta a modo mio. Mi fu fissato un appuntamento per il martedì del mese successivo ma quando la segretaria seppe il mio nome disse che il dottore le aveva lasciato un appunto nel quale confermava qualsiasi giorno avessi scelto ma come orario solo dopo 18,30 come ultima paziente; e per questo se ne scusava. Macché scuse! La cosa era comprensibile visto il tipo di appuntamento. L'ambulatorio a quell'ora era ormai vuoto. Anche la segretaria poco dopo la mia venuta andò a casa. Quando l'ultima paziente uscì lui l'accompagnò alla porta poi chiuse a chiave. Preludio ad una visita molto accurata e intima. Si voltò e mi sorrise complice. - Roberta buonasera! Venga, si accomodi. - Buonasera dottore. - Allora come andiamo. Ha seguito la terapia che le avevo consigliato? - Alla lettera! Sto bene ma credo che solo lei potrà dire se sono migliorata o no. - Vediamo subito. Si spogli e si accomodi pure sul lettino. Notai che eravamo tornati a darci del 'lei'. Quasi a ristabilire la distanza medico-paziente. Mi stavo dirigendo verso il paravento, quando... - Si può spogliare anche qui, ...
    ... se non si vergogna. Può mettere i vestiti sulla sedia. Vergognarmi io!? Figuriamoci! Raccolsi l'invito mostrando, come ci si spoglia davanti ad un uomo. Mentre uno ad uno i miei vestiti finivano su quella sedia, il dottore non mi staccava gli occhi di dosso. - Tenga pure la sottoveste, Roberta. Non fa un gran caldo qui. Come la volta precedente, aiutò a sistemarmi le gambe sui supporti di sostegno. Si sedette sullo sgabello con difronte la mia fica aperta. - Problemi con l'assunzione della pillola? - Nessuno. - Bene, bene. Ora Roberta si rilassi. Ecco, brava, così. Le spalmerò del lubrificante per poi introdurre il divaricatore, come la volta scorsa. Si infilò un guanto nella mano destra e prese dal barattolo un' abbondante dose di gel. Mentre mi scostava la sottoveste mi sfiorò indugiando con l'altra mano sul pube in una sorta di delicata carezza. Fui scossa da un brivido, non certo di freddo. Con pochi tocchi misurati spalmò piccole quantità di gel intorno alla vulva fino all'ano per poi cominciare lentamente a distribuirlo in cerchi sempre più concentrici fino a penetrare con tre dita all'interno della vagina. Mi morsi un labbro cominciando a gemere di piacere. - Va tutto bene Roberta? Non le sto facendo male? - Perdio no! Dottore, continui la prego. Un rivolo vischioso mi colava dalla fica insinuandosi fra le chiappe fin sul lenzuolo. Con il pretesto di tergere quel flusso, il dottore si insinuò col dito nella zona perineale premendo appena in corrispondenza dell'ano. Reso ...
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