1. Lea


    Data: 27/11/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... &egrave la cosa più eccitante che potessi desiderare.��� e sarebbe questa cosa eccitante?��Chiavarti.��Tu sei pazzo.��&egrave vero. Sono pazzo e tu sei la cura alla mia pazzia.�Intanto giungemmo nella sua camera. Mi posò sul letto e mi spogliò della vestaglia. Ero nuda. Mi fece stendere sul letto. Non mi ribellai e non tentai di scappare. Il mio io voleva che accadesse. Restai in attesa degli eventi. Lui si spogliò e distese il suo corpo sul mio. Mi fissò e mi baciò sulla bocca; accettai e risposi al suo bacio. Avvertii la durezza del suo pene premere contro il mio ventre. Tirai su le gambe ed allargai le cosce a quasi 120 gradi di apertura. Lui sollevò il bacino e muovendosi lentamente portò la testa del suo ariete all�ingresso della mia vulva. Cominciò a spingere. Sentii il suo glande aprirsi la strada fra le grandi labbra. Imperterrito, avanzava nel mio ventre e mentre mi penetrava non smetteva di guardarmi negli occhi. Poi arrestò la spinta. La punta del glande era arrivata alla fine della corsa. Sul suo cammino aveva incontrato il mio utero. Oltre non poté andare. Era entrato lì da dove era uscito 18 anni prima. Il figliuolo prodigo era ritornato a casa. Fu in quel momento ...
    ... che raggiunsi il mio primo orgasmo. Gridai e venni. Lui se ne accorse.�Dio, mamma, stai godendo. Allora ti &egrave piaciuto? Sono contento. Mia madre ha provato piacere nel mentre suo figlio la sta chiavando. Vedrai, mamma, quante volte ti porterò all�apice del piacere. Io ti amo e voglio che tu sia la mia donna. Da questo momento sarò il tuo amante. Non dovrai preoccuparti di tuo marito. Mio padre non saprà mai niente del nostro rapporto.�Si mi era piaciuto e glielo dimostrai portando le mie gambe ad allacciarsi sulla sua schiena e stringendo le cosce sui suoi fianchi.�Su completa l�opera. Recuperiamo il tempo perduto. A tuo padre ci penseremo dopo. Ora amami e fammi visitare gli spazi infiniti. Accendi il motore e metti in azione la tua astronave e portami a spasso nell�universo.�Trascorremmo l�intera giornata del sabato e parte della notte ad amarci. Più volte e più irrorò il mio ventre della sua forza. Avevo la vagina piena di sperma, mio e suo, che unendosi avevano formato un lago e che tracimava dai suoi bordi. Erano anni che non provavo un tale piacere nell�accoppiarmi con un uomo. Che quest�uomo fosse mio figlio poco importava. Era quasi l�alba quando ci addormentammo. 
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