1. Rimorso assillante


    Data: 27/11/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Una luce cupa e triste mescolata a quella della lampada al neon abbraccia flemmaticamente il corpo di Giacinta da tempo in posa nell�aula di pittura dell�accademia. Lei in questo preciso istante fissa con gli occhi l�unica parte che può muovere, quella macchia d�umidità sul muro, nel frattempo le mani d�uno studente con un carboncino s�impossessano totalmente della sua nudità, dal momento che in quest�attimo Palmira gira tra gli allievi scrutando i loro lavori.La sua mente si snoda tempestivamente verso il bagno, lei &egrave nuda nella penombra, giacché si rivede con l�asciugamano che Graziano passava svogliatamente sul suo corpo, fermandosi per strofinare quelle parti più nascoste. Inelegante, rozzo e sgraziato come una carezza disadorna e grossolana come in un rito immutato da secoli, dato che segue sempre gli stessi gesti, poiché partiva dall�incavo del collo, passava poi sotto le ascelle, scendendo infine lentamente circondando il ventre e raggiungendo i genitali: proprio così, avanti e indietro tenendo l�asciugamano per le due estremità, facendolo scorrere con forza e solleticando il clitoride.Graziano appoggia attualmente le pratiche sulla scrivania, mentre con il viso alzato nel fissare il vuoto scarabocchia dei cerchi su quel foglio bianco. Lui del corpo di Giacinta ne ha fatto palesemente un culto elevandolo, ebbene sì, un corpo che in qualche maniera appartiene a chiunque. Lo aveva chiaramente colpito il suo essere liscio, la pelle chiara e malgrado avesse i ...
    ... capelli biondi e il naso con le lentiggini quel corpo latteo e levigato era come se fosse stato dipinto con l�olio su d�una tela e il sesso liscio appariva come quello delle statue antiche: una piccola fessura dalla quale non sporge il clitoride, che sta peraltro ben coperto e adeguatamente nascosto come la perla d�una conchiglia.Nella penombra s�avvertiva soltanto il rumore sottile del rasoio elettrico che rifiniva le parti attorno all�inguine, quella lama alquanto distaccata e fredda sfiorava la pelle di Giacinta dandole la sensazione che avrebbe potuto tagliarla da un momento all�altro. Lui invece era seduto sul bordo della vasca da bagno, con la gamba di lei che poggiava sul suo ginocchio, dato che eseguiva con la precisione d�un chirurgo facendo attenzione nel curare opportunamente ogni sfumatura. Quando ebbe terminato la strofinò con un asciugamano umido ammirandone in conclusione il lavoro, cercando soddisfazione in ogni particolare. La sfiorò appena con il dito medio che nel frattempo aveva inumidito sulle labbra, lo fece passare leggero lungo la fessura trasmettendo in questo modo un brivido su tutto il corpo di Giacinta. Gli pareva d�aver eseguito un�opera d�arte, d�aver lasciato sul corpo di Giacinta un�impronta, un marchio che ne reclamasse rivendicandone immancabilmente la piena appartenenza. Adesso chiunque frugherà quel corpo con gli occhi, perché partirà dall�incavo delle ascelle, percorrerà il ventre e indugerà sul suo sesso, ne ruberà la visione e l�userà a suo ...
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