1. Svergination (1)


    Data: 29/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    “Dai, entra e vieni a vedere!”.
    
    Sono passati cinque giorni dalla serata nella pineta durante la quale abbiamo conosciuto Luca. Enrico mi ha preso in parola quando, per scatenargli un orgasmo potente, gli ho suggerito di allenare il ragazzino a prendere cazzi di grosso calibro.
    
    E infatti, è proprio quello che ha fatto per tutti e cinque questi ultimi giorni. Non so esattamente come e per quanto tempo al giorno, ma lo ha fatto.
    
    Il mio ragazzone mi apre la porta completamente nudo. Solo un asciugamano gli cinge la vita, senza riuscire a nascondere, però, la consistente protuberanza in mezzo alle gambe. Devo averlo colto nel momento giusto!
    
    Chiude la porta alle mie spalle e mi fa strada verso la cucina. Ci avviciniamo all’ingresso della cantina e un lamento singhiozzante, a tratti perfettamente chiaro, a tratti invece soffocato, arriva fino alle mie orecchie. Sgrano gli occhi verso Enrico, interrogandolo su quello che sto sentendo, e lui, intuendo la mia domanda, mi fa: “E’ da lunedì che va avanti così. Non ne ha mai abbastanza. Nei giorni scorsi gli ho dato appuntamento nel primo pomeriggio e, ogni volta che tornavo dagli allenamenti, me lo ritrovavo sempre accovacciato fuori dalla porta ad aspettarmi, già tremante di eccitazione. È talmente affamato di cazzi da fare spavento! Ho paura che non riesca a controllarsi. Sembra quasi che voglia recuperare tutto il tempo perduto”.
    
    “Ma fa così anche quando è da solo?”, gli chiedo, visto che lui è qui con me.
    
    “Non è ...
    ... mica da solo!”, ribatte.
    
    “Ah!”, faccio, stupito.
    
    “Non me lo sono scopato solo io, altrimenti mi avrebbe succhiato anche l’anima! O meglio, i primi due giorni c’ho pensato da solo, ma poi non ce la facevo più e ho dovuto chiamare qualcuno in mio aiuto”, mi spiega. Poi, apre la porta della cantina e i gemiti della troietta diventano perfettamente nitidi, tanto da accendere anche in me una certa eccitazione.
    
    Scendiamo le scale e, mentre percorro l’ultima rampa, alla luce fioca delle poche lampadine sparse nel locale, vedo una scena inequivocabile: Luca a quattro zampe viene incaprettato da uno stallone infoiato come un toro, il quale, accovacciato alle sue terga e appoggiato davanti sulle mani, lo sta letteralmente sfondando.
    
    Davanti alla faccia dello sbarbatello, invece, sventola un randello duro, grosso e leggermente curvo da un lato, il cui proprietario affonda ad intervalli più o meno regolari nelle fauci della puttanella. Sollevo lo sguardo e, con mia enorme sorpresa riconosco nell’energumeno che sta soffocando Luca il mio amico Ahmed. Torno a guardare lo stallone che sta fottendo il ragazzino e rimango estasiato dalla meraviglia delle sue cosce e delle sue chiappe sode e contratte nell’atto di stantuffare quello sfintere voglioso. Scruto meglio nella penombra e stavolta riconosco il fratello di Ahmed, Faruk, quel gran pezzo di marcantonio che soltanto di presenza mi scatena i desideri più indicibili.
    
    Ancora sulle scale, mi volto verso Enrico: lui mi sorride, ...
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