1. Sara ed altri 2


    Data: 29/11/2019, Categorie: Incesti Autore: br26

    ... irrigidirsi un po’. Delicatamente avvicinai la mia bocca al suo orecchio e quasi sussurrando gli chiesi scusa del mio comportamento, e scusa se tutto ciò l’aveva offesa. Avevo le narici e la testa piene di quel dolce profumo di frutta, osservandola notai che stringeva forte lo straccio tra le mani, era tesa, forse sorpresa o impaurita da questo gesto inaspettato. Mi piegai leggermente dandogli un delicato bacio sul collo, sara mollo lo straccio e piego la testa di lato, gli chiesi di nuovo scusa dandogli un altro bacio sul collo la sentii sospirare, venendo indietro poggiandosi al mio corpo. Era inevitabile doveva per forza aver sentito la mia erezione ,con uno scatto si giro, mi sarei aspettato uno schiaffo ,ma invece guardandomi negli occhi disse scuse accettate, intrecciando le sue mani dietro al mio collo e Da li in poi fu un travolgersi di emozioni , labbra che si cercavano peggio di un assetato che cerca l’acqua , lingue che si intrecciano, mani che esploravano i nostri corpi, stavamo oltrepassando quella sottile linea del non ritorno dove tutto dopo non poteva essere più come prima. Eravamo giovani , eccitati affamati di sesso. La presi in braccio poggiandola sul tavolo, tolsi la sua canottiera restando un po’ ad osservarla, Sara ridendo fece finta di coprirsi il seno con un braccio, presi le su mani nelle mie è delicatamente la feci stendere sul tavolo. Baciai le sue labbra con più calma , con più passione assaporandone la morbidezza, pian piano scesi sul collo ed a ...
    ... ogni piccolo bacio lei sospirava, le nostre dita ancora intrecciate si stringevano con forza , nessuno mollava l’altro. Con la lingua Iniziai ha giocare con i suoi capezzoli duri , grandi , scuri ,baciavo e succhiavo quel piccolo seno , arrivai con le labbra sul suo ventre baciandolo e con le mani molto lentamente tolsi il suo pantaloncino , baciai le sue gambe , l’interno coscia passando col naso sul suo frutto proibito ,sentivo il suo profumo, sentivo il suo essere donna attraverso quel velo di stoffa che ancora per poco avrebbe coperto la porta del piacere. Tolsi anche le coulotte bianche che portava lasciandola nuda come mamma l’aveva fatta. Poggiai le mie labbra su quel meraviglioso fiore liscio, profumato e già lucido di umori , iniziai a leccare le grandi labbra fino ad arrivare al suo clitoride , Sara distesa con i pedi poggiati sul tavolo mi teneva la testa stretta fra le cosce mentre con le mani si accarezzava il seno, passarono pochi minuti nei quali mi alternavo tra leccate e penetrazione con la lingua, stringendomi fortemente la testa tra le cosce impedendomi di muovermi mi inondo con il suo orgasmo, leccavo , leccavo, volevo raccoglierne il più possibile. Quando si fu calmata un po’ ed allentata la presa mi diressi alla sua bocca dandogli un bacio e passandoli un po’ del suo orgasmo, mi guardo stupita ma non si ritrasse a quel bacio. Lasciandola distesa sul tavolo Mi staccai da lei facendo scivolare i miei vestiti sul pavimento , presi i suoi piedi portandoli ...