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11 - la maratona
Data: 30/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: samantho91
Settembre 2012, l'estate stava volgendo al termine. Dopo la fantastica esperienza di ferragosto avevamo continuato varie volte ad andare a casa mia, in città, approfittando del fatto che fosse sempre libera, fin quando agli inizi di Settembre la mia famiglia non si trasferì nuovamente, in coincidenza con la fine delle ferie dei miei. Perciò io e Andrea dovemmo ricominciare a fare sesso soltanto in camera mia, oppure in bagno. A meno di rare occasioni in cui non c'era nessun altro, non fu più possibile ovviamente scopare in salotto, ne tantomeno in cucina o sulle scale. Un giorno Andrea venne a casa mia per l'anniversario dei miei genitori, saremmo andati a cena tutti insieme ma lui venne dal pomeriggio presto per stare un pò insieme, poi si sarebbe trattenuto a dormire. Ormai stavamo insieme da dieci mesi e cominciavamo a pensare al nostro primo anniversario che si stava avvicinando, quindi la ricorrenza ci emozionò particolarmente. Io e Andrea eravamo dei sognatori, specialmente io (lui andava un pò a rimorchio dei miei sogni, ma comunque era un sognatore pure lui. Diciamo più "cauto", forse aveva più paura di me di confondere il semplice sognare con il farsi illusioni). Così come avevamo sognato per tutto Agosto di poter convivere, grazie alla casa libera in cui potevamo comportarci come se fossimo i soli padroni di casa (una via di mezzo tra gioco e prove generali), vivemmo l'anniversario dei miei come una prova generale di quando sarebbe arrivato il ...
... nostro. Arrivò direttamente a casa mia, non andai in centro col pullman a prenderlo. Quando citofonò combinò uno dei suoi buffissimi pasticci: rispose mio padre, ma lui non ne riconobbe la voce e convinto che fossi io si annunciò, anzichè col suo nome, col nomignolo col quale soltanto io potevo chiamarlo. Fortunatamente usò quello tenero (Chicco), e non altri di matrice, diciamo, sessuale. Sarebbe stato molto più imbarazzante. Ve l'immaginate se avesse risposto ad esempio "la troietta"? :D Che orrore! Entrato in casa gli dissi che aveva risposto mio padre e lui diventò tutto rosso dall'imbarazzo, povero cucciolo come era tenero quando era timido!!! Me lo coccolai a lungo con tanti baci e carezze innocenti li nell'ingresso, appena chiusa la porta di casa, poi salimmo in camera mia. Io lo prendevo giocosamente in giro per la sua papera. "Ahaha amore mio ti adoro quando ti impaperi, sei buffissimo. Bono!!" gli dissi. "Uff..." "E meno male che hai detto Chicco e non qualcos'altro... pensa se avessi detto troietta" aggiunsi. "Quello non l'avrei mica detto... non per altro: sei tu la troietta" replicò, con tono allusivo. "Ah si? E chi lo ha stabilito?" "Io adesso... e tu tra due minuti quando mi implorerai di sottometterti" disse, guardandomi con aria da porco massaggiandosi vistosamente il pacco. Io mi ero sdraiato alla romana sul lettone estraibile che avevo già preparato prima del suo arrivo, e lo ammirai mentre era in piedi. Si spogliò lento ma deciso, senza ...