1. The Blues Brothers e il teatro burlesque.


    Data: 07/11/2017, Categorie: Comici Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    -E’ da un bel po’ che non facciamo nulla di divertente- Inizia così il suo discorso. E’ vero, la noia regna sovrana. Tutto è consuetudine. Routine. Ti alzi la mattina e sai già cosa succederà fino a sera. Salvo qualche volta pestare un escremento di cane per strada. Quello rischia di essere l’unico diversivo e dicono che porta fortuna. Mah! Poi continua… -Conosci il teatro burlesque?- -E’ qualcosa tipo Belle Epoque?- -Belle donne…- -E allora?- -Allora ci andiamo… però a modo nostro, ci andiamo vestiti da The Blues Brothers, tu farai Dan Aykroyd e io John Belushi e ci andiamo. C’è una certa Mimì Le Blonde, mi dicono che la da via…- Tu… John Belushi? Andiamo bene! -Tanto per saperlo… quando e dove?- -Sabato sera, c’è più movimento, è un locale vicino alla Fiera, porta un po’ di soldi, pidocchioso che sei! Ma un bel po’! Contanti sai? Non vogliono carte di credito le puttane…- Ma si… allora vediamo, il vestito nero da becchino ce l’ho, roba di classe… eh? Hugo Boss, tre bottoni e risvolti stretti, sfiancato. Poi? La camicia si. La cravatta? Nera e stretta? C’è. Scarpe e calzini pure. Manca il cappello nero a cencio. Da comperare. E gli occhiali? Ma si, metto i Vuarnet che porto in montagna a sciare. Arriva sabato e mi guardo, sembro davvero un beccamorto. Per scaramanzia mi tocco le palle. Male non fa. Poi aspetto, sia mai che arrivi in orario? Si… e che cadano dal cielo biglietti da 100 euro come se piovesse? E le probabilità a favore sfumano man mano passa il tempo. Cinque, ...
    ... dieci, venti, trenta? Io avrei scommesso sui quarantacinque minuti soliti. Cinquanta invece. Evvai! Scendo e mi aspetta in un taxi. Ma come? E la Bluesmobile? Dove cazzo è la Dodge Monaco 1974 con sulle portiere ancora lo stemma della polizia di Mount Prospect nell’Illinois? Scuoto la testa deluso, tralasciamo va là, nessuno è perfetto. Il locale è in un vicolo. L’insegna anni trenta mostra lampeggiando una donnina che si spoglia. Il buttafuori ci chiede se abbiamo prenotato. Ma si che abbiamo prenotato, dice! Noi siamo i Blues Brothers! Ma va a fare in culo, va! E’ in piena frenesia interpretativa! E se veniva impersonando Robespierre? Si portava dietro la ghigliottina e si teneva la testa tagliata sotto braccio? Entriamo che è meglio! Luci soffuse e atmosfera da puttanaio fra le due guerre mondiali. Tavolini rotondi fino sotto il piccolo palco. Siamo in prima fila. Già, è vero che siamo anche noi uno spettacolo a sé. E via così alla grande. Esamino il menù. Io avrei voglia di una birra. Vediamo, una Corona extra con tequila a parte e noccioline tostate. Ottengo solo il suo sguardo di disapprovazione. -Ma come cazzo facciamo a rimorchiare Mimì Le Blonde con una cerveza? Maschio senza cervello!- Mi strappa di mano il menù e al cameriere contento, ma si, pensa già alla sua provvigione, ordina due dozzine di ostriche della Normandia, e tanto per cominciare… una bottiglia di Veuve Clicquot Ponsardin. E io? Non sono Elwood Blues? Allora... leccapalle di un cameriere! Portami anche ...
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