1. MIA MADRE PARTE PRIMA


    Data: 06/12/2019, Categorie: Maturo Sesso Interrazziale Autore: gianniambrosoli, Fonte: xHamster

    ... visione di quelle due tonde chiappe divise da un leggero filo nero, “te lo spaccherei in due”, pensai. Senza esitazione prese un abitino bianco a fiori blu e l’indossò. Era un classico vestito estivo tutto abbottonato sul davanti, “puttana hai scelto bene, sai che ci vuole qualcosa di facile da togliere per farti chiavare subito e senza problemi, sei una zoccolona, non credo che questo sia l’abbigliamento adatto per andare in chiesa ad ascoltare la Messa ma è adattissimo per la messa in culo e la messa nella pucchiacca, brutta mignotta”, dissi prima di scendere dal mio punto di osservazione e correre a sedermi dietro la scrivania a fingere di studiare. Fui costretto ad aprire il cassetto per evitare che, entrando a salutarmi, notasse il gonfiore dei miei pantaloni. Poco dopo, infatti, entrò nelle mia camera, “ciao piccolo, scappo altrimenti arrivo tardi in Chiesa, mi raccomando resta a studiare, torno poco dopo le otto”, mi baciò sulla fronte ed andò via. Appena sentii chiudere la porta d’ingresso, corsi a prendere le chiavi di casa e la segui rimanendo a distanza di buon tre rampe di scala. La zoccola, invece di uscire dal palazzo imboccò la scala dove abitavano le sorelle bigotte. Tenendomi sempre a debita distanza la seguii e vidi che bussava a casa Truzzi, “certamente non ci saranno”, pensai, “loro sì che sono in Chiesa”. Invece la porta si aprì e sentii nettamente la voce del Dottor Truzzi esclamare: “finalmente, non ti aspettavo più”, e la porta si richiuse ...
    ... prontamente. “Ecco dove va quando dice di andare in Chiesa, va dal Dottor Truzzi a farsi scopare, brava la mia dolce mammina, è una troia, questo è, altro che una cara mogliettina innamorata, è una depravata ninfomane, non le basta la razione di cazzo di papà, darei dieci anni della mia vita per vedere cosa stanno facendo”. Purtroppo tutte le finestre di casa Truzzi che davano nel cortiletto interno erano dotate di quei vecchi tendaggi molto spessi; mi rassegnai e tornai a casa. Appena entrato mi sdraiai sul divano, mi abbassai pantaloni e mutande e menandomelo provai ad immaginare cosa fosse successo dopo che avevano chiuso la porta, vidi tutto come in un film. Il Dottore, che indossava solo un camice bianco, strinse a se mia madre, la baciò a lungo sul collo e poi sulla bocca infilandoci dentro la lingua. La troiona, che si era languidamente abbandonata, ebbe un fremito e lui senza perder tempo le sollevò il leggero vestito e cominciò ad accarezzarle il culo,quindi le aprì i primi bottoncini e con un gesto delicato fece schizzare fuori le grosse mammelle che cominciò a sbaciucchiare prima con dolcezza e poi sempre più freneticamente passando poi a mordicchiare i duri capezzoli. “Piano, mi fai male”. “Lo sai, ti mangerei pezzo a pezzo, il tuo corpo mi fa impazzire, vivo solo aspettando il momento in cui tu vieni da me, sono tre giorni che non ti ho tra le braccia, che non ti tocco, mi sento di scoppiare”. “Lo vedo”, e scostandosi appena sbottonò due bottoni del camice, introdusse la ...
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