Cugini (bisex)
Data: 07/11/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: pato3, Fonte: Annunci69
... vedere!".
Lei: "Dai so già che sporchi e fai un casino, se andiamo di là tolgo il reggiseno, dai alzati".
Mi alzai in fretta e furia, ero già in bagno. Lei mi seguì, si tolse la maglietta e sollevò il reggiseno, lasciando uscire le tette da sotto, un po' schiacciate. Ricordo ancora quelle tette fantastiche, aveva una seconda, era molto magra e giovane le tette sembravano quindi belle grosse, ancora ricordo il ciuffo di capelli biondi che correvano a fianco il seno destro. Le chiesi di togliersi il reggiseno.
Lei: "Sganciamelo e poi palpamele".
Non ci credevo, era bellissimo, non mi masturbavo più perchè entrambi le mani erano impegnati, a quel punto non mi ponevo limiti e chiesi a lei di masturbarmi. A quel punto mi siedo sul water, lei in piedi si piega per masturbarmi mentre la palpo. Aveva i capezzoli duri, bellissimi, rosei in contrasto con le tette bianche. La tirai per i seni come una vacca per avvicinarli alle mie labbra, li baciai e poi li leccai, infine succhiai i capezzoli bagnati dalla mia saliva. Lei segava forte, raccomandandomi di avvertirla quando ero pronto. Io mentivo dicendole che l'avrei fatto, in realtà non riuscivo a riflettere, né tantomeno a parlare. Devo dire che a tratti dava degli strappi che mi faceva male, ma tutto questo si consumò in modo rapido, eiaculai rapidamente, come un torrente la sborra abbondante andò a colpire mia cugina sulla pancia e cosa ancor più grave sui pantaloni. Scoppio a ridere per la sborra fin quando appunto ...
... non si accorse di aver sporcato i pantaloni, a quel punto si infuriò.
Mi mandò via e buttò i pantaloni in lavatrice. Gridando "Se se ne accorge mia mamma" ecc. Io provai a scusarmi, me ne stavo per andare quando tornò suo fratello. Era un'ora in anticipo rispetto al solito. Vide sua sorella in mutande, iniziò a gridare anche lui, che era una troia, che siamo malati. Inventammo scuse davvero poco credibili.
Giovanna sbottò, non ci stava ad essere insultata così, " E tu invece che lavoro fai? I pompini?". Silenzio assoluto, imbarazzante. Aggiunse: "Finocchio!", a quel punto intervenni, volevo comunque bene a mio cugino, restava comunque un esempio.
Andrea ci spiegò tutto, non lavorava più come operaio, e non era omosessuale, ammetteva che iniziava a piacergli quello che faceva, ma amava le donne, infatti frequentava una ragazza. Quello che faceva lo faceva per soldi, e quello con cui era quella mattina era un ex collega. Spesso gli capitavano uomini maturi e anche sposati, ai quali piaceva andare con quel bel diciottenne. Tutto era chiaro, anche se di certo non doveva dare spiegazioni sui suoi gusti sessuali. Quando restammo soli tra uomini gli raccontai a mia volta quello che era successo con sua sorella. Affrontato il discorso incestuoso, adesso volevo affrontare quella sulla mia presunta bisessualità. Sì, gli dissi che mentre lo vedevo spompinare quel ragazzo mi eccitai. La nostra conversazione andò a toccare temi quasi filosofici per noi, convenimmo sul fatto che ...